La Gloria che non t' aspetti

A Wimbledon la giovane Pizzichini passa al terzo turno A Wimbledon la giovane Pizzichini passa al terzo turno La Gloria che non f aspetti Alta 153 cm, ha la grinta dei 18 anni Lendl eMedvedev ko, Ivanisevic quasi LONDRA DAL NOSTRO INVIATO Come dicevano una volta quelli del calcio a proposito di Pesaola, benevolmente scherzando si capisce, anche Gloria Pizzichini potrebbe stare seduta sul bordo del marciapiede con le gambe penzoloni. Crediamo che l'ironia ci sia permessa perchè oggi è un giorno felice per la piccola Gloria, che ha battuto la britannica Amanda Wainwright raggiungendo, mica storie, il terzo turno del torneo di Wimbledon. Gloria è alta soltanto 153 centimetri, ha due gambette corte corte e la testa affondata nelle spalle. Sembra un botolo. Non possiamo proprio dire che possieda il fisico del ruolo, insomma, però nel tennis femminile la statura non è tutto. Oltre al fisico ci vogliono coraggio, resistenza, cuore, astuzia e cervello, tutte cose che la ragazzina di Osimo ha mostrato di possedere. E poi la personalità. Anche quella non manca, da quel che abbiamo potuto intuire in conferenza stampa dove la tennista in miniatura ha risposto alle domande con prontezza. Certo, da sopra il tavolo delle interviste spuntava a stento la testa, e non è colpa di nessuno se subito sono fiorite gentili battute. La migliore: Gloria fa solo smash perchè è troppo piccola per giocare la volèe. Comunque sia, la fanciulletta azzurra, che compirà 18 anni il 24 luglio ed è la numero 130 in classifica, ha detto di divertirsi molto a giocare sull'erba, ad attaccare, lei che prima di venire a Wimbledon si era allenata soltanto un'ora su questa superficie utilizzando il campo di un amico di Cesena. «Sono stata anche fortunata nel sorteggio» ha ammesso. La tedesca Singer al primo turno, già incontrata e battuta l'anno scorso, l'inglese Wainwright nel secondo, una bambolotta bianca e rosa di 17 anni entrata in tabellone grazie a ima wild card. Amanda, che studia lingue e parla bene l'italiano, è il numero 744 delle classifiche mondiali, la giocatrice con il ranking più basso del torneo: insomma, anche la buona sorte ha soffiato alle spalle di Gloria malgrado una storta al piede sinistro che sul 3-1 del secondo set ha creato apprensione. «Adesso va tutto bene, ma sul momento ho avuto paura: per colpa della stessa caviglia in aprile sono stata costretta a stare ferma un mese» ha detto la piccolina. Non sembrava per niente preoccupata di dover affrontare nel terzo turno l'olandese Miriam Oremans, numero 29 al mondo, con la quale, guarda il destino, si è allenata proprio ieri mattina. Gloria ha avuto un piccolo attacco di colpevole sufficienza sul 5-2 e servizio nel secondo set, poi vinto al tie break, Laura Golarsa invece ha giocato solo due game contro la tedesca Anke Huber, numero 11 del mondo, poi si è sgonfiata come un palloncino nel secondo set, perso a zero. La graziosa Anke, l'altra sera, è stata vista a cena con Medvedev, il quale non smette mai di parlare di donne. Comprensibili quindi gli ironici commenti che hanno accompagnato la sconfitta del gigante ucraino contro il francese Pioline. In realtà il giovane Andrei deve masticare ancora parecchia erba prima di essere pronto per i fasti del tempio. L'ironia, così diffusa ieri fra i prati di Wimbledon, per fortuna, meglio l'ironia delle minacce, non è stata invece serena compagna di Ivan Lendl. Il Grande Vecchio, 33 anni, il giocatore più anziano del circo, è uscito dal campo scuro di delusione e di rabbia. Ha perso in quattro set con il francese Boetsch, dopo aver vinto il primo, e il sogno di vincere il torneo di Wimbledon, l'unico dello slam che gli manca, è forse svanito per sempre. Le emozioni più forti, però, le ha offerte l'ultimo incontro della giornata. Goran Ivanisevic, finalista lo scorso anno, numero 6 al mondo, ha impiegato 5 set e tre ore e mezzo per battere l'inglese Bailey, numero 263 nelle classifiche Atp. Ivanisevic è matto come un cavallo, ha giocato senza testa, intanto che lo spilungone biondo spinto dall'alito caldo della folla tirava servizi e volèe, tutto il suo repertorio. Il croato ha salvato un match point sul 65 con un ace sulla seconda di servizio, poi ha chiuso l'incontro al 16° gioco con un ace, il 34° della giornata. Carlo Coscia Lendl, 33 anni, deluso dopo la sconfitta con il francese Boetsch

Luoghi citati: Cesena, Londra, Osimo, Wimbledon