Sette bocciati sei promossi Casarin resta di P. S.

Oggi sarà ufficiale ARBITRI Oggi sarà ufficiale Sette bocciati sei promossi Casarin resta ROMA. Arbitri, che pasticcio. Oggi sale in tribuna Casarin per la conferenza stampa di fine stagione: come a scuola, quando escono i quadri. Bocciati e promossi però non terranno banco, c'è ben altro. In piena bufera, dopo il caso Perugia, la Can di C. Il prossimo Consiglio federale dovrebbe spazzare la commissione che fa capo a Benedetti. E non basta. C'è una voce insidiosa: «Casarin se ne andrà alla fine del campionato '93-'94. Sarà lui a lasciare. Così salva l'onore, ma volevano mandarlo a casa subito». In risposta, solo due frasi di Casarin: «Io non mi sono mai espresso così. Certo, ognuno può avere le sue idee». Sguizzato all'Olimpico, nella finale di Coppa Italia tra Roma e Torino, ne ha combinate di tutti i colori. Stando alle indiscrezioni proprio Sguizzato (45 anni) è il primo ad andarsene. Per i giornali sportivi si è meritato appena la sufficienza. Chissà qual è il giudizio della Can: ottimo, probabilmente. C'è una grossa discordanza infatti tra i «voti» dei commissari di Casarin e quelli dei giornali. Collina, il migliore a giudizio della critica sportiva (voto 6,5) cade al terzo posto nelle classifiche ufficose della Can. Non solo, per i commissari il voto medio per gli arbitri è stato di 3,85 (il massimo è 5). Insomma, quasi un 8 volendo usare valutazioni più di uso comune. Può sembrare incredibile dopo le mille polemiche che hanno costellato la stagione. A Sguizzato andranno a fare compagnia Pezzella (45 anni), Mughetti (39), Conocchiari (36), Merlino (41), Fabricatore (44), Felicani (43). Sette che se ne vanno, sei che arrivano: Treossi, Pacifici, Tombolini, Nepi, Lana e De Prisco. Se Sguizzato ha fatto arrabbiare i tifosi granata, quelli giallorossi salutano senza rimpianii Pezzella. Anche qui «fatale» la Coppa Italia. Di Pezzella la insolita condanna, dopo la semifinale col Milan, per tutti i due portieri romanisti, Cervone e Zinetti. Fatali a Fabricatore e Felicani le riprese tv, implacabili sui loro errori. In salvo, malgrado la tv, Brignoccoli, che ha espulso D'Agostini al posto di Tramezzani. Le riprese televisive sono diventate prova per gli scambi di persona. Serviva forse un esempio indiscutibile per convincere la Federcalcio. Brignoccoli si è adoperato involontariamente come cavia e forse proprio per questo è stato graziato. [p. s.]

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