Enti inutili sopravvive uno su cinque di C. M.

La Corte dei conti ha approvato, con qualche riserva, il bilancio dello Stato 1992 La Corte dei conti ha approvato, con qualche riserva, il bilancio dello Stato 1992 Enti inutili, sopravvive uno su cinque Dei quasi 700 da abolire soppressi soltanto 147 ROMA. Dei 642 enti inutili che, a partire dal 1956, dovevano essere sciolti, ne risultano chiusi solo 147. La Corte dei conti inserisce questo fallimento dello Stato all'interno del quadro delle privatizzazioni. In particolare, il procuratore generale, Emidio Di Giambattista, ricorda la mancata chiusura di Inam, Enpas ed Enpdep risalenti al 1981, Ance ed Enpi del 1982. Enti che, nel loro complesso, interessano centinaia di unità immobiliari di imponente valore di mercato. Per quanto riguarda il personale, il procuratore generale della Corte sottolinea come la mancanza di un normativa sulle posizioni previdenziali degli ex dipendenti degli enti, continua a produrre effetti deleteri per le spese di giudizio e per gli interessi da pagare ai numerosi ricorrenti, che continuano a vincere le cause. Il ministero del Tesoro ha in fase di avanzata predisposizione un disegno di legge che dovrebbe snellire le operazioni di chiu- sura degli enti inutili. «Il governo - sottolinea il procuratore generale, Emidio Di Gianbattista, nella memoria con la quale la magistratura contabile dichiara la regolarità del conto di bilancio del 1992 ha avviato l'azione di risanamento dei conti pubblici. Certo, siamo ancora lontani dai parametri fissati dal Trattato di Maastricht e permangono gli squilibri strutturali sia sul versante delle entrate che della spesa. Ma la realizzazione dopo 30 anni di un avanzo primario e le riforme nei settori tradizionali della spesa (sanità, pubblico impiego, pensioni) pongono le basi per il rior¬ dino della finanza statale». IL giudizio appare tanto più positivo se si considera che lo scorso anno la Corte decise clamorosamente di non concedere il cosiddetto giudizio di parificazione avendo riscontrato uno sfondamento di 962 miliardi rispetto al tetto posto al saldo netto da finanziare. Positivo, in primo luogo, il contenimento dell'emissione di titoli di Stato, il cui volume complessivo è risultato pari nel '92 a 203.541 miliardi rispetto ai 255.615 stimati ed ai 227.063 miliardi del '91 (-10,4%). Molto dura poi la requisitoria del procuratore generale sull'azione del ministero delle Finanze in materia di lotta all'evasione fiscale. La magistratura contabile punta l'indice contro il drastico calo dei controlli che non appare giustificato dall'applicazione del condono fiscale. Più in generale, «la complessa e costosa attività di controllo produce risultati irrilevanti ai fini del recupero di entrate evase», [c. m.]

Persone citate: Emidio Di Giambattista, Emidio Di Gianbattista, Inam

Luoghi citati: Roma