Compagni di scuola ITI AVOGADRO

ITI AVOGADRO :1 PER i 40 anni dell'abilitazione tecnica un pranzo a settembre in data e luogo da stabilire. E' il programma di Francesco Acotto, del 1931, (capo ufficio tecnico in pensione dalla Savigliano), che cerca i compagni della 6a elettrotecnici (serale) dell'Istituto Tecnico Avogadro di corso San Maurizio. «La foto è stata scattata scrive Acotto - il 4 giugno 1953, giorno festivo, davanti all'ingresso dell'istituto, prima di una delle ultime prove scritte di elettrotecnica, precedenti l'esame di abilitazione. Nella foto c'è tutta la mia classe: Adolfo Caliumi che era il più vecchio, del '31, Silvio Caretta che poi è diventato da perito elettromeccanico medico dentista con studio in corso Orbassano, Luciano Blasutto, il professore di elettrotecnica, macchine elettriche e misure, Domenico Russo, poi Benito Taruffi, Piero Castello che era il più giovane essendo del '33, Giuseppe Ducco, Domenico Bernocco, Giovanni Accomazzi, Ugo Battiston, Walter Rossi, Paolo Ravizza che si è poi laureato in matematica e fisica ed è andato a lavorare alla Cogne di Aosta, Pietro Borgaro, piccolo gruppo di superstiti dopo sei lunghi anni di sacrifici fra lavoro e scuola. Tempi duri, infatti terminato il lavoro si entrava a scuola alle 18,30 e si usciva alle 21,15. Allora abitavo in corso Brescia e lavoravo in ufficio tecnico all'Osae in via Pietrino Belli in Borgata Parella. Uscivo alle 17,30 e via a scuola, e a cena a casa alle 21,30 se bastava. Nell'81, con una paziente opera di ricerca, ho contattato tutti i «vecchi» compagni, (meno Taruffi di cui si sono perse le tracce, anche perché dopo il diploma si arruolò nella Marina Militare) e ci siamo ritrovati per un pranzo (senza le mogli). Quale sorpresa nel rivederci: chi brizzolato, chi quasi senza capelli, ma subito è tornato il vecchio affiatamento. Nella sala dove abbiamo pranzato c'era un gran brusio di voci nel rivivere momenti lieti e tristi degli anni passati insieme, e nel ricordare coloro che ci hanno seguito dalla cattedra nel triennio della specializzazione: il prof. Russo di elettrotecnica che ci introdusse nei meandri delle leggi delle cariche elettriche e dei campi magnetici, rifilandoci le insufficienze con un sorrisetto alla Charlot; il prof. Giovanni Perone, di impianti elettrici e officina elettromeccanica che durante le ore di lezione riusciva a parole, a far saltare una quantità enorme di fusibili; il prof. Hans Loewenthal, costruzioni macchine eletriche e laboratorio e misure, che con la sua pacatezza trovava sempre le parole giuste per spronarci nei momenti difficili; il prof. Piero Rachetto di italiano e storia, poeta, che ogni tanto incrociavo sugli sci a Sauze d'Oulx; la prof. Giacinta Andruetto, di analisi matematica e geometria che faceva tremare tutta la classe con le sue interrogazioni. Dopo il primo pranzo ci trovammo ancora nell'82 e nell'83, per festeggiare il trentennio del diploma. Nell'84 però la scomparsa del compagno Borgaro e la tragica fine in montagna del figlio di Accomazzi mi dissuasero dal fare il solito giro di telefonate. Così s'interruppe quel sottile filo che ci univa. Ma quest'anno, nel 40° anniversario penso che sia più logico ritrovarci, ora che siamo quasi tutti in pensione. Io sono a disposizione. Il mio recapito è corso Racconigi 153, Torino, tel. 011/383.5220. Coraggio, fatevi vivi. ITI AVOGADRO A 40 anni dal diploma, un pranzo con i periti (serali) del '53

Luoghi citati: Aosta, Borgaro, Oulx, Torino