LA VELA DA IMPARARE

MUSEO DELL'AUTO SFILANO le vele al Museo dell'Automobile. Fiere e accattivanti, nel loro candore, promettono l'avventura nel silenzio nell'eterna sfida contro il mare e il vento. Una rassegna volutamente dedicata a coloro che ancora non si sentono marinai o che non hanno mai avuto occasione di avvicinarsi a questo mondo magico: un mondo che spesso viene confuso con l'immagine dorata e distorta che fa della vela uno sport da nababbi. La mostra non accompagnerà il visitatore sulle banchine Vip, ma lo guiderà là dove la passione della vela è immensa e genuina anche se praticata su pochi metri di legno o vetroresina. Ecco quindi le derive (Flying Junior, Laser, 420,470, Equipe e Fireball) messe a disposizione dalle scuole torinesi, la Lega Navale e il Circolo Nautico Torino che sul lago di Viverone da anni insegnano a centinaia di neofiti i piccoli segreti dell'arte marinara per poi lanciarli sui campi di regata in appassionanti sfide. In vetrina due Optimist: la barca scuola per ragazzi fino a 12 anni viene presentata in versione «industriale» e in versione artigianale. Quest'ultima si chiama Lucky ed è stato costruito dai ragazzi della scuola Media Rosselli sotto la guida degli insegnanti: in mostra le foto del cantiere allestito in palestra e del varo a Viverone. Costruirsi la barca è un sogno comune a molti velisti. Non è impossibile: lo dimostrano alcuni scafi esposti come il Topodino di Dino Bernardi; lo Stephan di Enzo Iaccarino (lungo 3 metri è corsi di costruzione, restauro e navigazione sul lago di Como. Ma c'è chi preferisce «giocare» con i velieri (e tra questi vi sono anche veri lupi di mare) e si costruisce un modellino copiando i piani di costruzione di celebri barche che hanno segnato la storia della vela agonistica. Dopo la fase (alquanto impegnativa) di costruzione c'è il divertimento di affrontare le regate (governare queste barche di pochi decimetri è facile). L'associazione Yrct (Yacht radiocomandati Torino), aggregato al Dopolavoro Ferroviario, da anni organizza gare sul Laghetto di Italia 61. I soci espongono al Museo alcuni modelli in una sfilata accattivante. Accanto a queste vele che ogni domenica fanno vivere grandi emozioni ai propri «skipper» sono esposti scatole di montaggio (Amati) e modelli di grande pregio artigianale messi a disposizione da Anna Maria Boggio Assettati, Vittorio Baietto e da Sandro Buzzi. Tra le curiosità alcuni strumenti per la navigazione messi a disposizione da Mare accessori nautici o pezzi d'antiquariato come un sestante, un ferro da stiro marinaro e un wc nautico d'epoca. E fra i gioielli più preziosi, il catamarano portato in Piemonte da un socio del Cnt e una barca in mogano con il ponte telato dalle linee stupefacenti. E' il tender del motoryacht S. Alfonso del conte Bruzzo. Realizzato nel 1920-21, è stato restaurato da Ernesto e Mario Quaranta. Irene Cablati YRCT, Dopolavoro Ferroviario tel. 216.79.15. Riunisce appassionati di modellismo radiocomandato. Organizza raduni al Laghetto di Italia 61. Partecipa alla mostra allestita al Museo dell'Auto esponendo i modelli costruiti dai propri soci. MUSEO DELL'AUTO 30 Assistenza: problema generale risolvilo coi nostri corsi SOCIO SANITARIO DI:

Persone citate: Anna Maria Boggio Assettati, Bruzzo, Dino Bernardi, Enzo Iaccarino, Flying Junior, Laser, Mario Quaranta, Rosselli, Sandro Buzzi, Vittorio Baietto

Luoghi citati: Como, Italia, Piemonte, Torino, Viverone