In visita al Museo Virtuale Arte e scienza stanno in un dischetto interattivo

DIDATTICA DIDATTICA In visita al Museo Virtuale Arte e scienza stanno in un dischetto interattivo UN modo di rappresentare parte delle conoscenze umane ci proviene dai «Kunsthammer» di origine rinascimentale. Questo termine tedesco, che potrebbe essere tradotto in italiano con «emporio della conoscenza», indica le raccolte di oggetti e di strumenti miniaturizzati che consentivano all'osservatore di sbizzarrirsi a spostare su di un fondale dipinto le diverse parti che lo arricchivano. A questo concetto si rifa il «Virtual Museum» un sistema interattivo elettronico che, utilizzando un computer, consente di navigare in un museo immaginario attraverso oggetti rappresentati in maniera tridimensionale. Il «Museo» di cui stiamo parlando è raccolto su di un semplice disco Cd-Rom (i compact disc che raccolgono immagini suono e software), che però richiede un computer Macintosh piuttosto potente (con almeno 6 Mega Byte di memoria Ram) munito di un lettore per Cd-Rom fornito di schermo a colori. Si tratta di un titolo sperimentale nato dalla collaborazione di «ricercatori Apple, della New York University del Massachusetts Institute of Tecnology e dell'Università di Regina. Al visitatore seduto al proprio computer si presenta l'atrio di un museo visto con un «effetto sguardo». A mano a mano che decide di procedere verso una sezione, gli oggetti della stanza si ingrandiscono, e contemporaneamente rimbombano i passi di avvicinamento. I padiglioni per ora «aperti» riguardano la medicina, le piante, l'astronomia e l'ambiente. Giunto davanti al reperto che lo interessa, il visitatore può cliccare con la freccia del mouse su quell'oggetto: nella parte sinistra dello schermo gli sarà consentita una manipolazione del¬

Persone citate: Mega

Luoghi citati: Massachusetts, New York