Autori e collane

Autori Autori e collane Il Leopardi di Basili Centoundici grani di saggezza firmati Giacomo Leopardi. I Pensieri del poeta di Recanati riappaiono con l'introduzione di Dino Basili nella collana «Oscar saggi» (pp. 115, L. 8.000). Pubblicati postumi nel I845 dall'amico Antonio Ranieri per i tipi di Felice Le Monnier, i Pensieri sono una guida all'animo umano, ne scandagliano ogni piega. «Leopardi - coglie Dino Basili - rielabora il suo repertorio sulla "specie umana". Con la consueta misoginia. Sfilano l'impostura "anima della vita sociale" e la rassegnazione, l'egoismo e la paura, l'ipocrisia e la noia degli eletti, la viltà e l'astuzia senza ingegno, l'intolleranza e le molteplici forme di violenza, il vano consumarsi della gioventù, l'adulazione, la fortuna...». Basili, nei Pensieri, cerca un altro Leopardi, non arreso a un radicale, cosmico pessimismo. Qua e là intercetta una visione non «disperata e disperante». Addirittura, appellandosi a una confessione del poeta-filosofo («La mia inclinazione non è stata mai d'odiare gli uomini, ma d'amarli»), giunge a chiedersi se non è esagerato leggere nei centouno aforismi «un supremo atto d'amore». (Pensieri d'amore è il titolo di un'altra raccolta leopardiana, pubblicata in questi giorni dall'editore Ecig, pp. 115, L. 15.000). Fonzi. Milano e altri ritorni Ha lavorato all'Einaudi con la Ginzburg e Calvino, seguiva la narrativa inglese e americana, ha tradotto Wright (Ragazzo negro), Styron e Doctorow, il teatro di O'Neill (ma anche Sartre e Simone De Beauvoir); all'ombra dei grandi, ha lasciato i suoi romanzi, Bruno Fonzi, scomparso nel '76. Ora a riproporre il suo nome è II Sestante: la piccola casa editrice di Ripatransone (Ascoli Piceno) vuol riscoprire «maestri in ombra di un Novecento spesso marginale, inquieto e vinto». Così, insieme al racconto di Fonzi ff maligno (uscì nel '64, se ne accorse, tra i pochi, Bassani), pubblica un inedito Racconto newyorchese di Paolo Milano (America Anni 50 vista da uno dei nostri più acuti «lettori di professione»). Nella stessa collana, dove già si trovano i Ricordi di un impiegato di Tozzi, è annunciato l'epistolario tra Dino Garrone e Edoardo Persico. I «Reprint» della Sei Anche la Sei vara una sua nuova collana di tascabili. Si chiama «Reprint» ed è divisa, per ora, in quattro sezioni: narrativa, stona, società, religione. Copertine morbide giallo canarino, prezzi compresi tra le dieci e le ventimila lire, titoli ripresi tra i successi del catalogo. Ci sono, per la letteratura straniera, i racconti di Bioy Casares, Con e senza amore, tradotti da Giuliano Soria e il romanzo di Kadaré // crepuscolo degli dei della steppa, nella versione di Mario Varca. Ritorna il fondamentale studio di Eugenio Corsini su Apocalisse prima e dopo, dove si capovolge l'immagine convenzionale del testo giovanneo (non fine catastrofica ma storia di salvezza). Tra i saggi di storia e società, Le crociate viste dagli Arabi del libanese Maalouf e la guida psicosessuale del professor Dacquino Vivere il piacere. Sessantanni di registi Una toppa nei buchi della nostra memoria. Roberto Poppi, con Enrico Lancia, ha compilato l'utile Dizionario del cinema italiano. I registi dal 1930 ai g^rni nostri (Gremese, pp. 276, L. 50.000). Quasi mille bio-filmografie (200 inedite, realizzate con archivi personali e telefonate), con tutti gli artisti (e non) che si sono seduti sulla sedia da regista del cinema italiano. Si va da Alberto Abruzzese (autore di Anemia) a Zurlini, con un'appendice per decrittare gli pseudonimi. Il personaggio più curioso è Mario Bianchi, autore nel '65 di La legge della mafia: ha buttato il ciak ed è andato in Palestina come frate missionario e pare che viva ancora laggiù. Qualche cifra: i novemila film degli ultimi 63 anni sono stati realizzati da 1300 registi.

Luoghi citati: Ascoli Piceno, Milano, Palestina, Recanati, Ripatransone