All'estero contro la crisi

All'estero contro la crisi All'estero contro la crisi Una piccola industria torinese si accorda con la Honeywell Ha vinto la sua sfida alla crisi smentendo chi parla di difficoltà delle aziende torinesi sui mercati esteri. Una piccola industria, la Reer (45 dipendenti, stabilimento in via Carcano, giro d'affari di 13 miliardi), ha firmato, dopo un anno di trattativa, un accordo con la Honeywell di Grenoble per la distribuzione in tutto il mondo di un suo prodotto, una barriera fotoelettrica per la sicurezza sul lavoro: un apparecchio a raggi infrarossi che blocca le macchine non appena si profila il rischio di un infortunio. «E' la prima volta - afferma l'amministratore delegato, Ric¬ cardo Scaravelli - che affrontiamo il mercato internazionale. La trattativa non è stata facile, ma alla fine l'abbiamo spuntata». L'accordo con il colosso di Grenoble (54 mila dipendenti nel mondo, un fatturato annuo di novemila miliardi, 14 organizzazioni di vendita in Europa), consente alla Reer di proseguire il suo cammino, ormai ventennale, nel settore elettronico senza avvertire gli effetti della crisi: niente cassa integrazione, nessun lavoratore in mobilità e ora, in base all'accordo internazionale, la possibilità di distribuire i prodotti della multinazionale di cui ha ottenuto l'esclusiva per l'Italia.

Persone citate: Scaravelli

Luoghi citati: Europa, Italia