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Fininvest in Usa Fininvest in Usa Un Milan nel torneo yankee'94 NEW YORK. C'è, o ci dovrà essere, anche un Milan americano: costruito, assistito e finanziato dalla Casa Madre berlusconiana per sponsorizzare negli Usa le strategie commerciali e televisive della Fininvest. Il progetto è in fase avanzata. E sarebbe scattato già con il prossimo campionato di calcio se gli americani non avessero messo i bastoni tra le ruote a Sua Emittenza nel modo più diretto e sicuro: hanno rinunciato a organizzare il torneo, rinviandolo di un anno nella speranza che i Mondiali aumentino l'interesse popolare. Dunque lo yankee-Milan si vedrà soltanto nel '94. Se ne sta occupando Paolo Taveggia, l'ex direttore organizzativo rossonero, che nei mesi scorsi si è staccato dalla società e si è trasferito a New York per studiare il fenomeno del soccer e proporre le strategie d'intervento. L'idea di base è quella di iscrivere un Milan al campionato Usa, rifornendolo di giocatori dall'Italia, magari quelli a fine carriera e in cerca degli ultimi guadagni. Quelli come Rijkaard, per intenderci. Ma quale sarebbe l'obiettivo segreto di Berlusconi? Rastrellare consensi e attenzioni tra gli appassionati del calcio, molti dei quali sono di origine italiana: in questo modo potrebbe aprirsi una strada nel mondo della pay-tv, che negli Usa ha una dimensione impensabile per l'Italia. Del resto in questa colonizzazione pallonara il Milan è in buona compagnia. Qualcosa del genere (ma in modo più indiretto) cercò di farlo la Juve dieci anni fa attraverso i Toronto Blizzards. Ma adesso, con il Mondiale alle porte, i tentativi si moltiplicano. La Lega calcio ha costituito da tempo un gruppo di lavoro per studiare un merchandise che promuova nella comunità italo-americana i gadgets delle nostre società. E l'idea di far giocare a Washington nell'agosto prossimo la Supercoppa italiana tra il Milan e il Torino è la testimonianza dello sforzo di portare l'Italia in America, dopo che in tanti sono riusciti a trovare l'America in Italia. [r. s.l