Una Corte per Cucciolla

Il recital dell'attore a Montemagno, residenza di Federico II Il recital dell'attore a Montemagno, residenza di Federico II Una Corte per Cucciolla Con la bravissima Alida Sessa un tuffo nel «canto dell'amor cortese» Una festa in costume con cantanti, coro e musiche originali diDonorà ASTI. Il diluvio serale non ha scoraggiato il pubblico che l'altra sera ha invaso lo splendido castello di Montemagno per assistere alla festa conclusiva delle Soirées di Musica e Letteratura del Circolo della stampa di Torino. Il castello ospitava l'assemblea dei delegati delle Dimore Storiche Italiane che vi si erano dati convegno, avendo anche l'opportunità di assistere al concerto dedicato alla Corte di Federico II di Svevia che del maniero fu proprietario. Sicilia, Puglia, Umbria, Toscana, Lombardia e Piemonte erano degnamente rappresentati anche nel programma che due sensibilissimi attori, Riccardo Cucciolla e Alida Sessa, hanno affrontato con la massima concentrazione: i testi poetici in vernacolo di Guido Delle Colonne, Pier delle Vigne, Giacomo Lentini, Rinaldo D'Aquino e infine di San Francesco con il magnifico «Cantico delle creature». Lettura difficile, ricca di asperità linguistiche, che i due artisti hanno reso con freschezza espressiva e che Alida Sessa ha esaltato soprattutto nel drammatico «Lamento di Lisabetta da Messina». Duetti d'amore e di lamentazione hanno suscitato non poca emozione: anche perché è stato un bagno di classicità, un tuffo nella memoria degli studi, sollecitato anche dalle musiche rielaborate dal compositore Luigi Donorà, che ha dedicato a Cucciolla un'originale prima esecuzione assoluta del «Cantico delle creature». Accanto agli attori, due giovanissimi cantanti: la quindicenne Margherita Salio e Mario Giaccoboni. La prima, amabile pulzella, ha restituito con grazia, perfetta intonazione e bel colore di voce, invocazioni e vagheggiamenti, sostenendo come un'eco lontana, quel puro atto d'amore che è «Meravigliosamente», e che Cucciolla ha donato al pubblico con affetto; il secondo, paggio e poeta ha arricchito come menestrello le canzoni, che Donorà ha rivisitato proprio per lui. Il Coro di Voci Bianche del Conservatorio di Torino ben diretto da Dino Dolce è stato supporto di delicate armonie: i bambini fanno sempre tenerezza, ma in questa circostanza, accompagnati all'organo da Luciano Fornero, Giuditta Benini (viola), Ines Hrelja (violoncello), Enrico Ferretti (flauto) e Sergio Meola (percussioni), i piccoli cantori hanno dato prova di entusiasmo e disciplina musicale. Si è conclusa così la IV stagione del Circolo della stampa di Torino organizzata da La Nuova Arca, devoluta interamente in beneficenza: le prime due serate al Regio (con Renzo Arbore e Lucio Dalla) a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro; le altre sette a favore della Fondazione Specchio dei tempi. [a. ci