Giallo nella cucina del Presidente

Giallo nella cucina dei Presidente Lui ribatte: mi odiano perché non cucino alla francese e ho una moglie nera Giallo nella cucina dei Presidente Licenziato il cuoco, «minacciava i Clinton» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il cuoco non ci sta e ha fatto causa alla Casa Bianca. Aveva diritto a una promozione, dice, e invece è stato licenziato. Sean Haddon, 33 anni, da cinque nelle prime cucine d'America, sostiene di essere stato discriminato e che il posto di numero due dei fornelli presidenziali gli è state negato perché non ha antenati francesi, non ha mai fatto corsi di cucina francese e ha addirittura una moglie di colore. In altre parole sarebbe troppo americano per il sofisticato corso culinario che, cercando di far dimenticare la passione del Presidente per gli hamburger e le patatine fritte, la nuova amministrazione vuole imprimere alla tavola della Casa Bianca. Per un momento era anche corsa voce che Haddon fosse stato accusato di non meglio precisate «minacce» alla famiglia presidenziale e, trattandosi di un cuoco, gli amanti dei luoghi comuni hanno dedotto che venisse sospettato di voler avvelenare Bill, Hillary e Chelsea. Ma i servizi segreti, chiamati ad appurare se esistessero davvero delle minacce (si sarebbe trattato di minacce fisiche non di veleni), hanno concluso che la storia non aveva alcun fondamento. Anche il primo usciere della Casa Bianca, Gary Walters, il «licenziatore» materiale di Haddon, a cui veniva attribuita l'accusa di minacce, ha negato risolutamente. Haddon è stato licenziato in seguito a continue proteste per essere stato scavalcato, a suo giudizio ingiustamente, nella nomina a numero 2. E questo rende la storia ancora più grave. «Non voglio cibo americano, californiano o eclettico», ha detto piatto piatto Walters a Haddon nello spiegargli perché non lo promuoveva. In questa motivazione si possono trovare molto di più degli estremi di un'offesa la popolo americano. L'accenno al cibo californiano, che subisce forti influenze dalla cucina ispanica e mediterranea in genere, consente a Haddon e al suo avvocato, Rodney Sweetland, di sostenere che Walters ha violato i diritti dell'«employment equal opportunity», uguali opportunità di impiego per chiunque, a qualsiasi minoranza etnica appartenga. La ripulsa di ogni eclettismo culinario, espressa apertamente da Walters, rinforza l'accusa a suo carico di avere offeso il carattere intrinsecamente multietnico della società americana. Così Haddon chiede alla corte non solo di farlo riassumere, ma di imporre anche la sua promozione a numero 2 delle «prime cucine». [p.p.]

Persone citate: Clinton, Gary Walters, Haddon, Rodney Sweetland, Sean Haddon

Luoghi citati: America, Washington