Mazzette sui farmaci 5 arresti

Marone, ex segretario di De Lorenzo, apre un nuovo capitolo tangenti Marone, ex segretario di De Lorenzo, apre un nuovo capitolo tangenti Mazzette sui farmaci, 5 arresti Campagna anti-Aids, pubblicitari indagati MILANO DALLA REDAZIONE Si riparte. E alla grande. Arresti, interrogatori, nuovi colpi di scena. Almeno 20 industriali farmaceutici stanno affrontando l'esame della procura milanese per la violazione presunta della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Ci sono i primi arresti: Maurizio Golinelli (già agli arresti domiciliari), ovvero il principale azionista della Schiapparelli, ma inquisito per altre società; Andrea Montevecchi, dirigente della Schiapparelli; Francesco Della Valle, ora presidente della Life group, ma all'epoca dei reati contestati amministratore della Fidia; Paolo Raimondo, dirigente della Zambon accusato di aver versato una tangente da 60-70 milioni al segretario del ministro Francesco De Lorenzo e di averne promessa una da trecento. Chiude la lista della serata Corrado Lupo, manager della multinazionale britannica Smith Kline Beecham, anche lui già agli arresti domiciliari. Non tocca solo agli industriali. E' anche l'ora dei grandi studi pubblicitari, accusati di aver dimostrato la propria riconoscenza al pli per aver vinto la gara degli spot anti-Aids, bandita dal ministero della Sanità ai tempi di De Lorenzo. I primi a varcare la soglia dell'ufficio del giudice delle indagini preliminari Italo Ghitti sono due alti dirigenti della «Armando Testa»: Enzo Giacopinelli, responsabile dell'ufficio romano, e l'amministratore torinese Eugenio Bona. I magistrati di «Mani pulite» aprono, insomma, altri capitoli delle tangenti. Tra i più odiosi, perché si parla di Sanità, di mazzette pagate per far inserire farmaci nel prontuario nazionale, passaggio obbligato per il successo commerciale di una medicina, oppure di interventi per accelerare il ritocco di un prezzo. La tangente della salute, quindi, così come l'ha raccontata Giovanni Marone, ex segretario del ministro De Lorenzo. E' stato lui a tracciare ai magistrati una mappa delle aziende che avrebbero elargito mazzette o intrattenuto rapporti meno censurabili con i vertici del ministero. Francesco Della Valle, ad esempio, avrebbe versato tra l'89 e il '91, come amministratore della Fidia, circa 300 milioni proprio a Marone. In ballo, secondo le indiscrezioni, ci sarebbe stata la valutazione nel prontuario di un antidepressivo. L'ex ministro De Lorenzo, comunque, reagisce con veemenza. «E' destituito di fondamento - afferma con impeto - quanto si legge su atti da me compiuti per assicurare l'ingresso nel prontuario di specialità medicinali o l'aumento del prezzo di alcune di esse». E aggiunge: «L'inserimento nel prontuario è automatico per legge dopo un complesso ed articolato esame da parte della commissione unica. E il prezzo è fissato dalla commissione prezzi del Cip sotto il controllo del ministero dell'Industria». Ma i magistrati, forti delle rivelazioni di Marone, vanno avanti. E novità non mancheranno se, come pare, i dirigenti e gli imprenditori in lista sono 24. Legata al filone sanità è pure l'operazione pubblicità. Qui nel mirino sono alcune agenzie che hanno vinto, in passato, la gara per gli spot contro l'Aids. Anche in questo caso a parlare di mazzette, contributi al ministro o al partito liberale, sostegni su giornali alla campagna elettorale, è stato l'ex segretario di De Lorenzo. I primi a presentarsi, costituendosi al nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di finanza, sono stati i due dirigenti della ((Armando Testa». Ma l'elenco delle rivelazioni di Marone è assai più lungo. Il segretario di De Lorenzo ha fatto i nomi di alcune agenzie, tra le più importanti. Emerge dalle indiscrezioni il caso della Scr, della Fcb Mac, di Publicis e della Young and Rubicam. E' facile prevedere che questo capitolo delle tangenti scatenerà reazioni e polemiche incandescenti. In passato ci furono scontri vivaci sul terreno della pubblicità progresso, delle campagne della committenza pubblica, dei rapporti con i partiti politici e del ruolo svolto in certe campagne elettorali. Ieri è già scesa in campo l'associazione di categoria, l'Assap, con una nota in cui «si augura che la magistratura svolga il suo compito fino in fondo e nella maniera più rapida possibile. Chiunque sia a conoscenza di atti illeciti si rivolga direttamente alla magistratura competente o ai probiviri dell'associazione». «Già nove mesi fa - conclude il documento - è stata istituita una commissione gare pubbliche proprio allo scopo di giungere alla definizione di procedure trasparenti». Francesco De Lorenzo Il giudice delle indagini preliminari Italo Ghitti

Luoghi citati: Marone, Milano