I «capolavori» delle star per vincere l'Aids di Gabriella Bosco
Parigi, davanti alla Tour Eiffel-espongono anche Anthony Quinn e la Lollobrigida Parigi, davanti alla Tour Eiffel-espongono anche Anthony Quinn e la Lollobrigida I «capolavori» delle star per vincere l'Aids In mostra quadri, foto e sculture dei big del cinema DALLE SCENE AGLI ATELIER APARIGI RTS-STAR non è solo un anagramma. E' anche il nome dato a un grandissimo padiglione bianco sul quai della Senna proprio di fronte alla Tour Eiffel in cui, sino al 4 luglio, stelle e vip espongono a scopo parzialmente benefico prodotti artigianali confezionati con le loro auree mani. Non torte e centrini come nelle comuni vendite di beneficenza, ma più conformemente allo status quadri, sculture, fotografie, gioielli. Venti dei cinquanta franchi che costa il biglietto d'ingresso andranno all'associazione artisti contro l'Aids. L'alto patronato è del sindaco di Parigi Jacques Chirac. I nomi di maggior richiamo per qualità di opere esposte sono senz'altro Anthony Quinn e Gina Lollobrigida, notoriamente dediti da tempo alle arti plastiche. Quinn in particolare funge da garante, con due sculture poste ai lati dell'ingresso: a metà tra l'astratto e il figurativo, sorta di teste picassiane in forma di pesce una, di gallo l'altra. Dentro Quinn espone bassorilievi, fra i quali un autoritratto con pipa. Anche Gina Lollobrigida espone sculturei (di recente, proprio in Francia, na lamentato il disinteresse italiano per la sua attività di scultrice), una testa di bimbo e una figura femminile primi Ottocento con falcone. E poi, apprezzata stella dell'obiettivo, una serie di nove fotografie scattate dal '70 a oggi. Tutte scene di genere a parte una, occhio enorme e inquietante che al posto della pupilla ha la faccia della Lollo medesima la cui mano dalle unghie lunghissime stringe l'apparecchio fotografico. Esemplare per essenzialità è la partecipazione di Michel Piccoli. Nel catalogo figura con «Disegni». In realtà ha fornito una sola opera: un foglio bianco con su scritto a pennarello nero «arts-star», la esse maiuscola in rosso scende in capelli di donna. Firmato: «Per tutti coloro che amano Michel Piccoli». Non molto più ispirato, ma spiritoso, Roger Moore. Anche lui disegnatore, espone due scenette tratte dalla serie «Vita nel vaso dei'pesci rossi». Nel primo vaso un pesce ridotto a lisca dice nel fumetto: «Al diavolo il regime slim-fast». Nel secondo, dialogo tra due pesci: «Credi in Dio?». «No», risponde l'altro. «Ma allora chi credi che cambi l'acqua?». Andrea Ferreol è presente con una collezione di occhialetti: d'epoca, moderni e in materiali preziosi. Ma preziosi in assoluto sono «gli oggetti unici» di Ira Furstemberg: cagnolino d'ambra con brillanti per occhi e al collare, tagliacarte d'avorio con oro e turchini, pesce in cristallo con ametista agli occhi... Ute Lemper espone cinque grosse tele cupe con personaggi mezzo donne (nude), mezzo uomini (vestiti) su sfondo di metropoli notturna. Nino Ferrer quadri alla De Chirico, paesaggi surreali con figure statuarie. E Amanda Lear impressionanti terga: femminili in reggicalze, maschili con ali d'angelo. C'è poi Serge Reggiani, che dipinge quadri astratti ma anche gondole veneziane. C'è la ex topmodel Cecilia Noah, con una serie di nove minisculture evidentemente «ispirate» a Rodin. Paco Rabanne con due tele: figure umane su sfondo optical. Geor¬ ges Moustaki con dieci litografie, corpi di donna sdraiati. Il ballerino Patrick Dupond stella dell'Opera con un'enorme fotografia del proprio piede affiancato al proprio occhio, «Autoritratto». E in ricordo-omaggio alla principessa Grace di Monaco, è esposto un suo collage di fiori con farfalla su sfondo nero. Infine Liz Taylor. Non poteva mancare ma, interpellata a Cannes a pochi giorni dall'allestimento della mostra, aveva poco tempo. Allora ha messo in posa due volte il suo pelosissimo cagnolino bianco Sugar, con lingua fuori e con lingua dentro. Di un'iniziativa del genere, la sorpresa maggiore è che sia solo in (piccola) parte benefica. Due ponti più in là, sull'Alessandro III, altre stelle ieri si prestavano a buon fine: da Belmondo a Delon ci si poteva far fotografare al loro braccio per cento franchi, interamente destinati alla catena di istituti per bambini handicappati fondata da Lino Ventura. Gabriella Bosco Gina Lollobrigida e Anthony Quinn tra gli attori che espongono le loro opere d'arte per la lotta contro ' l'Aids
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