E Castellani vince il derby di Torino

In quindici giorni è riuscito a ribaltare il pronostico, sconfitto l'ex sindaco Novelli In quindici giorni è riuscito a ribaltare il pronostico, sconfitto l'ex sindaco Novelli E Castellani vìnce il derby di Torino II voto moderato ha dato forza all'asse Alleanza-pds Accolto in parte l'invito all'astensione diFarassino TORINO. Valentino Castellani è il 17° sindaco del dopoguerra a Torino. Per lui, nel ballottaggio di ieri, ha votato il 57,31 per cento degli elettori. Diego Novelli, grande favorito della vigilia, ha dovuto accontentarsi del 42,69 per cento. Il dato è definitivo. In numeri assoluti, al professore sono andati 280 mila consensi, contro i 208 mila di Novelli, che al primo turno, con 9 avversari in gara, ne aveva conquistati 9000 in più. Forte l'astensione: un torinese su tre non è andato alle urne. Risultato a sorpresa nel derby della Mole, combattuto da due candidati della sinistra: pds, verdi sole che ride e Alleanza per Torino a favore di Castellani; rifondazione, rete, Alleanza verde e pensionati per Novelli. Che cosa è accaduto tra il 6 giugno, quando l'ex sindaco si aggiudicò il primo turno con un vantaggio di 95 mila consensi, e ieri? L'elettorato di centro, sconfitto al primo turno, si è riversato su Castellani. Si è cioè verificata la condizione prevista dal gruppo che decise di proporre la candidatura del Professore: Novelli ha fatto il «pieno» nel primo turno, ma non è riuscito a catturare consensi per il secondo. Anzi, ne ha persi. Che un forte riawicinamento tra i duellanti si fosse verificato 10 dimostravano gli esiti incerti degli ultimi sondaggi. Uno dava Castellani vincente, un altro era favorevole a Novelli, un terzo ancora prevedeva un testa a te- sta destinato a protrarsi fino al termine degli scrutini. A favorire il sorpasso hanno contribuito le dichiarazioni di voto dell'ex sindaco liberale Valerio Zanone e di Giovanni Zanetti, candidato della de sconfitto al primo turno ma forte di un pacchetto di 75 mila voti. Ma è probabile che una fetta dei 110 mila elettori leghisti abbiano deciso che per loro il male minore fosse l'esponente della sinistra moderata. Il segretario del Carroccio, Gipo Farassino, aveva invitato i fedelissimi a disertare le urne. E' certo che non tutti hanno seguito il consiglio, perché senza i voti della Lega Castellani non ce l'avrebbe fatta. Il nuovo sindaco ha 53 anni, tre figli. Nati e cresciuto in Friuli, vive a Torino dal '58. Abita a Reaglie, sulla collina torinese, in una villetta bifamiliare. Insegna comunicazioni elettriche al Politecnico, di cui è stato prorettore. Per un lungo periodo ha diretto il centro di calcolo piemontese (Csi). Non ha mai ricoperto incarichi istituzionali, l'unica tessera è stata quella del psi a metà degli Anni Settanta. Possiede due automobili, tifa Udinese, colleziona pipe e penne stilografiche. La nuova geografia del Consiglio comunale. Il pds è ancora una volta il partito di maggioranza relativa, con 14 seggi. Dieci vanno ad Alleanza per Torino, versione subalpina di Alleanza democratica, che pro¬ muove tra gli altri l'ex sindaco Cattaneo (repubblicana), l'economista Elsa Fornero Deaglio, i pannelliani Rossi e Palma. Sei seggi per i verdi del sole che ride. I più forti gruppi d'opposizione saranno i grandi delusi di questa tornata elettorale: la Lega Nord, primo partito in città, avrà sette seggi, Rifondazione comunista, secondo partito, dovrà accontentarsi di 5 poltrone: se Novelli avesse vinto gliene sarebbero spettate ben 17. II nuovo sindaco ha già annunciato quale sarà il primo problema da risolvere: le dimissioni della Sovrintendente del Regio Elda Tessore. Sulla sua scrivania troverà altri fascicoli caldi: il bilancio da ripianare (121 miliardi di deficit); il piano regolatore da approvare entro l'anno, dopo un'attesa che dura dal 1959; la metropolitana da mettere in cantiere dopo 20 anni di polemiche improduttive. Per affrontare queste emergenze Castellani ha preannunciato una «squadra» di 28 nomi. Ne fanno parte specialisti in urbanistica, economia, rapporti sindacali, uomini di cultura. Tra loro dovrà scegliere gli otto membri della giunta, gli altri resteranno al suo fianco come «consiglieri del sindaco». Ma il primo appuntamento è per questa sera alle 20, piazza San Carlo, per la grande festa della vittoria. Giampiero Paviofo Valentino CASTELLANI PDS, VERDI, ALLEANZA PER TORINO Diego NOVELLI WL RETE, RIFONDANONE, ALLEANZA VERDE, PENSIONATI Seggi a Torino: l'affluenza alle urne è stata buona nel tardo pomeriggio Valentino Castellani abbraccia la moglie. A sinistra, il professor Vattimo

Luoghi citati: Friuli, Torino