Scultura e pittura in galleria

Scultura e pittura in galleria Scultura e pittura in galleria Chillida, carta e pietra monumentalità antica E la vitalità della Sogno Una serie di sculture, accompagnate da composizioni in carte sovrapposte che ricordano il «collage» cubista, contraddistinguono la mostra personale di Eduardo Chillida allestita dalla Galleria Menzio (via Cavour 41b, sino al 15 luglio). Formatosi presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Madrid, questo scultore basco all'inizio degli Anni Cinquanta ha privilegiato il ferro per modellare le sue opere astratte: «Quando lo scultore forgia il ferro o l'acciaio - ha scritto Giovanni Carandente - ci fa ricordare di pochi grandi, di Gonzalez e di David Smith l'energia, di Calder la fantasia». E nei suoi lavori il fascino della pietra, la preziosità delle «carte», l'equilibrio della struttura, si ricollega al rigore di un'architettura che sfida lo spazio, che si espande nell'atmosfera con l'imponenza di una monumentalità antica. Autore del Monumento a Guernica, delle acqueforti che illustrano «Le chemin des devins» del poeta André Fénaud, di terrecotte eseguite presso la Fondazione Maeght, l'esperienza di Chillida è, sicuramente, l'espressione di un'interiorità complessa, di una poetica definizione di forme dalla compatta solidità. Attraverso quattro piani delle Gallerie Principe Eugenio si snodano i dipinti e i disegni di Anna Sogno, presentati dal prefetto Carlo Lessona (via Cavour 17, sino al 30 giugno). Allieva di Funi e Carpi all'Accademia di Brera, ha soggiornato negli Stati Uniti e in Birmania, dove ha tratto il clima di una pittura comprendente le grandi autostrade e le pagode, i variopinti bazar e la periferia di una Torino esplorata con profondo amore. E in questa esposizione, si possono ritrovare i prati fioriti, i mercati, il ritratto di un giovinetto indiano, che esprimono la visione di una realtà colta con misura, con una vitalità cromatica che rende intensa la definizione di espressionistici volti, di banchi di frutta, delle case sotto le palme a Rangoon. La Libreria Agorà infine (via Duchessa Jolanda 13/a, sino al 26 giugno) propone le fotografie di Roberta Orio dal titolo «Altrove», [a. mi.] Anna Sogno: «Ritratto», 1979

Luoghi citati: Birmania, Guernica, Rangoon, Stati Uniti