Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Più importante il reparto dialisi o gli unici amministrativi?» - «Una pianola per la felicità di tanti bravi ragazzi» - «Sposi, non lanciate colombe e tortore» - «Così, per colpa della banca, sono rimasto al buio» Un gruppo di lettori ci scrive: «Desideriamo per far conoscere la situazione del reparto dialisi dell'ospedale Giovanni Bosco, reputato uno dei meglio organizzati: «— spogliatoio unico per i due sessi di m. 2 x 2 di superficie; prefabbricato insicuro, tetro e deprimente (urla, collassi e pianti); «— 3 turni giornalieri (dalle 6 am alle 23 pm) con scarsa possibilità di disinfezione e quindi pericolo di contagio, come già accaduto. «Siamo poco e mal considerati. Non riusciamo a capire perché una città come Torino è servita, dal punto di vista sanitario, molto peggio dell'ultima cittadina di provincia malgrado le Usi (ed in particolare la Usi 6) sia stata abbondantemente sovvenzionata; però gli uffici amministrativi sono arredati lussuosamente... «Non sarebbe opportuno rivedere l'organizzazione? «Non sarebbe ora che fossimo considerati (come d'altra parte siamo) malati cronici con più necessità di molti altri? «Escludiamo dalla nostra lamentela il personale medico e paramedico ben consapevole della situazione». Seguono le firme Un gruppo di lettori ci scrive: «Nella nostra scuola, fra le varie attività, si organizza ogni anno un complessino con ragazzi che suonano e cantano. «Circa un mese fa sono entrati, rompendo una porta, visitatori poco graditi che hanno preso in "prestito" tutti gli strumenti musicali. «Per ora si sono "dimenticati" di restituirli e abbiamo la sensazione che non li rivedremo mai più. Questo naturalmente ha gettato nello sconforto i ragazzi che stavano preparando l'attesissimo concerto di fine anno. Ad aggiustare la porta pensiamo noi, ma per gli strumenti vorremmo fare un appello ai lettori di "Specchio". «Forse in qualche angolo delle loro case giace uno strumento (pianola, tastiera, chitarra o altro) che attende di essere suo¬ nato. Noi saremmo ben felici di utilizzarli. «Confidiamo nel buon cuore dei lettori che ringraziamo fin d'ora. «L'indirizzo della scuola è: Media Statale "Bernardo Chiara" via Carlo Porta n. 6, Torino, tel. 246.38.44». Seguono le firme L'Ente nazionale protezione animali ci scrive: E' invalso l'uso, dopo le cerimonie matrimoniali, di liberare, dinanzi ai sagrati delle parrocchie, tortore o bianche colombe. «I medesimi sono animali ornamentali, incapaci di inserirsi e vivere nella città, destinati a sicura morte. «Alcuni vengono recuperati e consegnati agli ambulatori veterinari dell'Enpa, e, dopo le cure sanitarie, ritirati nelle vo¬ liere delle varie strutture sociali. «Ritengo che giovani coppie, inizianti una vita in comune, non debbano trarre benefici auspici da una simbologia assurda e superata dai tempi, che determina come epilogo la sofferenza e la morte di esseri viventi che dovrebbero, nella iconografia tradizionale, simboleggiare pace e felicità». Silvano Traisci Un lettore ci scrive: «Il 7 giugno 1993, alle 14, due operai Enel hanno bussato alla mia porta di casa e, contestatomi il mancato pagamento di due bollette (le ultime due), hanno provveduto al "distacco" del contatore. «A nulla è valso dimostrare che in precedenza (per 20 anni) le bollette erano state puntualissimamente pagate tramite banca e che solo il cambio recente di banca delegataria poteva aver causato il disguido "burocratico". «Non c'è stato nulla da fare: i due operai hanno appoggiato la scala al muro ed hanno proceduto, giustificandosi col dire che, adesso che l'Enel è una SpA, le cose debbono essere fatte con assoluta decisione. «Sono andato immediatamente a pagare, pregando di provvedere all'urgente "riallaccio", ma mi è stato risposto che ciò non poteva essermi garantito per la giornata e probabilmente se ne sarebbe parlato l'indomani. Nessuno si è fatto carico dei disagi che la mia famiglia avrebbe dovuto sopportare. «Mi chiedo se, in un Paese in cui ai debitori morosi si è consentito tutto, per cifre enormi e per anni, come si è consentito che determinate utenze non venissero pagate affatto, non sia possibile concedere una proroga di mezz'ora ad un cittadino qualsiasi, per mettersi in regola rispetto ad un banale e dimostrabile disguido. «Che bell'esempio di rigore amministrativo e morale. E' così che si deve fare, non perdiamo l'occasione». Alessandro Caroppo

Persone citate: Alessandro Caroppo, Bernardo Chiara, Media Statale, Silvano Traisci

Luoghi citati: Torino