Estate, mercato selvaggio

Estate, mercato selvaggio IL BORSINO Estate, mercato selvaggio L'estate è la stagione dell'abbondanza per i prodotti ortofrutticoli e, con l'estrema lievitazione dell'offerta, il mercato diviene «selvaggio». In questo contesto sarebbe avventuristico fare i cronisti di un listino delle quotazioni di frutta e verdura. Il nostro «Borsino dei prezzi» si interrompe quindi per il periodo estivo, così come si inter¬ rompe la trasmissione di Rai Tre «TGR Agricoltura» con la quale abbiamo collaborato nella realizzazione di questa rubrica. Il programma, condotto ogni sabato mattina da Donatella Bianchi e Fabrizio Binacchi (che in pochi mesi ha raddoppiato l'indice d'ascolto) tornerà sui teleschermi ad ottobre ed è per allora che ci diamo appuntamento con i prezzi d'autunno. [v. cor.] E' il momento magico della frutta e della verdura. Magico nel senso che ce n'è tanta e che non costa cara. Se, dunque, va bene per il consumatore perché può scegliere, meno bene va per i produttori agricoli, i quali sovente si vedono pagare le loro merci a prezzi sviliti. Questa circostanza, per ora, è capitata ai peschicoltori, data la grande abbondanza di prodotto e considerato che i consumi della frutta sono stazionari o quasi. Per questi motivi ci ha colpito quanto pubblicato su un giornale spagnolo specializzato su un'indagine compiuta da un istituto di sociologia sulle spese per i consumi di prodotti freschi. Arrivati alla frutta, i ricercatori hanno appura¬ to che ogni loro connazionale spende (rapportiamo le cifre in lire italiane) 1000 lire il giorno per mangiare frutta. Mentre ogni cittadino (spagnolo nome italiano) spende in media 4 mila lire per fumare e 4 mila lire per il caffè al bar. I ricercatori, scandalizzati del divario, hanno proposto una campagna promozionale in favore del consumo della frutta per spiegare quanto fa bene ai bambini al posto, per esempio, delle merendine. Ma le merendine compaiono negli spot televisivi. E allora perché non fare un po' di pubblicità anche alla frutta? Vediamo ora qualche prezzo, che non si discosta molto dalla scorsa settimana. Parliamo sempre di prezzi al dettaglio nei mercati rionali o supermercati. Pesche, albicocche, nespole tutte a 3500 lire il chilo, fragole a 5000, ciliegie a 6000 lire (a meno che siano le «super» di Vignola che abbiamo visto a 14.000 lire). Mele e pere sono ferme da settimane sulle 1800-3000 lire il chilo, secondo la variata e la qualità. Kiwi a 4500, anche i frutti esotici costano poco, il mango a 3500 lire. Verdure. Peperoni 3500, asparagi (sono gli ultimi) 8000, lattuga 2400, insalata romana 1900, pomidori 2200-3400 sempre secondo qualità, zucchine 2200, finocchi 2000. C'è anche l'aglio nuovo a 6-7000 lire il chilo. Gianni Stornello incollaborazione |g| AGRfCOLTURA pr0d0tti *prezz0 Kg ^jjjjjj^^* zucchine 2200 ^ pomodori 2200-3400 J, ^^^^ AGL,° 6-7000 C^^J)3ALBIC0CCHE 3500 ^jE^) PESCHE 3500 0^^^^ ciliegie 6000 ^ •1 PREZZI S0N0 RILEVATI SUI MERCATI E PRESS0 LA GRANDE DISTRIBUZIONE

Persone citate: Donatella Bianchi, Fabrizio Binacchi, Gianni Stornello, Mele

Luoghi citati: Pesche, Vignola