Cee e Paesi «terzi» di Giuseppe Alberti

Cee e Paesi «terzi» ASSICURAZIONI Cee e Paesi «terzi» All'estero anche senza carta verde Quest'anno il numero delle Carte Verdi (documento assicurativo internazionale) richieste è sensibilmente diminuito. Ciò è dovuto a due principali fattori: crisi economica e abolizione del documento in tutti i Paesi comunitari e in alcuni altri «terzi», come la Repubblica Ceca e quella Slovacca, nonché il territorio dell'Islanda. Dal primo luglio prossimo, anche l'Estonia entrerà nel gruppo dei Paesi «terzi» dove non sarà più necessaria la «carta verde». Per quanto riguarda la Svizzera, l'assicurazione internazionale è sempre d'obbligo. Vi è, però, una nuova norma: se l'automobilista italiano riesce, per così dire, ad attraversare il confine senza che gli venga richiesta la «carta verde», e che ne sia privo, nell'ipotesi di un incidente in territorio elvetico con responsabilità, la compagnia di assicurazione italiana cui è garantito il veicolo rifonderà comunque il danno ma, in seguito, avrà la facoltà di rivalersi nei confronti del proprio assicurato per tutti i danni risarciti alla vittima. La «carta verde» è sempre obbligatoria per il Principato di Monaco e per quello di Andorra, anche se non vi sono, in genere, controlli in proposito. Il costo di questa estensione assicurativa è modesto: si pagano 5500 lire per auto e moto, 13.500 per camper e 4500 lire per ciclomotori e rimorchi. In tutti i Paesi della Cee, inclusi i «terzi», nonché in quelli dove opera la «carta verde», le garanzie del furto e dell'incendio dei veicoli sono, nell'eventualità di un sinistro, valide come se il fatto si fosse verificato in Italia. Naturalmente è bene seguire le prassi indicate nel Paese visitato: denuncia di furto (o incendio) alle autorità di polizia del posto. Per le eventuali riparazioni (o sostituzioni dei ricambi) di pronta necessità (ruote, batterie elettriche, ecc.), è bene farsi rilasciare regolare ricevuta di pagamento. Per riparazioni di una certa importanza necessarie per utilizzare il veicolo (ad esempio, se durante l'uso dell'auto il ladro sfascia una fiancata), prima delle riparazioni provvedere documentandosi con fotografie. Tutti elementi, ripetiamo, che debbono essere indicati nella denuncia alla polizia del luogo. Se poi ci si avvale di officine autorizzate dalla casa automobilistica (Fiat, Alfa Romeo, Porsche, ecc.), la pratica per il risarcimento ha più facilità di essere risolta. Non sono pochi coloro che stipulano, prima di partire per altri Paesi, appositi contratti indirizzati alla cosiddetta «tutela giudiziaria». Fra le varie società specializzate in questo specifico settore, figurano La Das (gruppo Toro), l'Europ Assistance e così via. In pratica, se un portoghese ci tampona a Lisbona e la sua compagnia nicchia per risarcirci, le predette imprese agiranno affinché il danno ci venga rimborsato. Giuseppe Alberti

Persone citate: Verdi

Luoghi citati: Andorra, Estonia, Islanda, Italia, Lisbona, Principato Di Monaco, Svizzera