Intini: l'invitato è diventato padrone di Augusto Minzolini

Intini: l'invitato è diventato padrone All'Internazionale socialista si rovesciano le posizioni: ai margini finisce il psi Vìa Craxi, rivìncita per Occhetto // leader della Quercia: «Milanesi attenti, con i leghisti commettete lo stesso errore della borghesia col fascismo» COPENAGHEN DAL NOSTRO INVIATO Quando lo ammette, seduto in disparte al tradizionale cocktail del pomeriggio che fa da cornice ai summit dei partiti socialisti europei, sembra quasi che Ugo Intini, l'ex «biro» di Bettino Craxi, parli più a sé che agli altri. <cA noi - sospira - è successa una cosa che capita spesso: abbiamo invitato un ospite ed ora quest'ultimo è diventato il padrone di casa». Amara constatazione quella di Intini, ma se c'è una cosa che salta agli occhi nella prima riunione dei leader socialisti dopo l'era Craxi è che Occhetto ed i suoi dopo aver aspettato per anni fuori dalla porta di essere ammessi nel salotto buono della sinistra europea, ne sono diventati gli ospiti d'onore, almeno per quel che riguarda le delegazioni italiane. Lo si capisce subito mettendo a confronto le mosse, i comportamenti e l'atmosfera che circonda all'Hotel Scandinavian i due segretari, quello del pds, Occhetto, e quello del psi, Ottaviano Del Turco. Prima era Craxi a polarizzare le troupes delle tv italiane. Questa volta, invece, l'unico tg che si appassiona al vertice socialista ha occhi solo per Occhetto. Un tempo era sempre il segretario del psi a disertare i cocktails ed a farsi desiderare. Ora, invece, è il segretario del pds a dare forfait, mentre Del Turco è il primo ad arrivare all'appuntamento ed il primo ad andarsene quando scopre di essere l'unico leader presente. Un po' quello che succedeva in passato al segretario del psdi Antonio Cariglia. Sì, la situazione è questa ed i socialisti non possono reagire. Al massimo possono recriminare contro Tangentopoli. Ancora una volta. Del Turco manda giù tutto con ironia. Anzi, ci scherza sopra. Domanda: «Sapete chi è stato il primo segretario a mandarmi gli auguri per la mia elezione? Non ci crederete ma è stato quello turco, forse avrà pensato che siamo parenti». Battute buttate lì per rompere l'imbarazzo che c'è nell'aria. Loro, i socialisti, si sono presentati a Copenaghen con gli uomini di sempre. Nella delegazione c'è Ugo Intini, Lelio Lagorio e anche Scanni, cioè l'ombra di Craxi nelle trasferte internazionali, l'uomo che addirittura ha rappresentato l'ex segretario del psi all'Onu. Tra le due delegazioni e tra i due segretari, naturalmente, solo saluti di circostanza. Occhetto rivolge a malapena la parola a Del Turco davanti alla reception dell'albergo. Tanta avarizia nelle parole e nei saluti spinge lo stesso Del Turco a non nascondere i problemi: «Sì - ammette il segretario del psi -, c'è molta freddezza tra di noi, ma vedrete che quando si accorgeranno che abbiamo ancora il 9 per cento, cambieranno». Ma poi perché dovrebbe esserci calore tra psi e pds? I due partiti sono sempre agli antipodi, su tutto. Occhetto continua a tifare per la vittoria di Dalla Chiesa a Milano. «Se vince il leghista Formentini - teorizza - la borghesia illuminata milanese ripeterà un errore storico gravissimo, quello fatto in altri tempi quando andò incontro al fascismo per paura dei riformisti e delle forze progressiste». Del Turco, invece, mette sullo stesso piano Formentini e Dalla Chiesa e maledice la pazzia dei partiti storici che ha fatto sì che i milanesi dovessero decidere tra due candidati del genere. Ecco perché è difficile se non impossibile che i rapporti tra i due partiti cambino. Anzi, se c'è una cosa che vien fuori dai tamtam dei corridoi dei lavori del «vertice», è che il pds sta tentando di fare un altro brutto scherzo al psi al livello europeo. L'opera- zione la racconta lo stesso responsabile Esteri pidiessino, Fassino. «Nel prossimo manifesto elettorale dei socialisti europei - spiega - c'è un capitolo dedicato al rapporto fra politica ed etica. E il ragionamento è quello che facciamo noi. Vi si dice che non bisogna criticare il lavoro dei giudici, inventandosi dei complotti. E, soprattutto, si dà un'indicazione per la formazione delle liste elettorali: gli inquisiti non debbono esserci». Un vero colpo agli stinchi al psi e, soprattutto, a Craxi che rischia di essere cacciato senza riguardi anche dall'Internazionale socialista di cui, probabilmente, è ancora vicepresidente. Forse proprio per questo Scanni ieri s'è dato da fare per smentire la notizia: «E' un'invenzione di Fassino», ha detto per tutto il pomeriggio. Ma non dev'essere così, se lo stesso Occhetto conferma tutto: «Certo che bisogna dare l'indicazione di tener fuori gli inqui¬ siti, ci mancherebbe altro!». Scherzi della storia. L'ospite diventato padrone di casa adesso si prepara a dare lo sfratto al proprietario precedente. Sì, il pds che per anni ha implorato invano Craxi di farlo entrare nell'Internazionale socialista, ora è pronto a rendergli la pariglia. «E pensare - è il commento malinconico di Intini - che questi sono ex comunisti». Augusto Minzolini Intini: l'invitato è diventato padrone ■ ■ LAC A destr.i Nando Dalla Chiesa esponente della Rete in ballottaggio per Milano Achille Occhetto diventa protagonista alla Internazionale di Copenaghen e ne approfitta per parlare di cose italiane Nella foto a destra Marco Formentini candidato leghista alla poltrona di sindaco di Milano

Luoghi citati: Copenaghen, Milano