All'Internazionale socialista si rovesciano le posizioni: ai margini finisce il psi di M. Cor.

All'Internazionale socialista si rovesciano le posizioni: ai margini finisce il psi Moro segretario Pidiessino al vertice del «Mfd» ROMA. Il pds arriva alla presidenza del Movimento federativo democratico. Chiusi i lavori del terzo congresso il Mfd riconferma segretario politico Giovanni Moro, e elegge Presidente a grande maggioranza Giuseppe Cotturri, componente della Direzione del Partito democratico della sinistra. Un rapporto di lunga data con il Mfd e la convinzione che l'idea della cittadinanza attiva debba entrare a pieno titolo nella cultura politica del Paese hanno spinto Cotturri ad accettare l'incarico, lasciato libero da Giancarlo Quaranta. «Da interlocutore - ha spiegato il neoeletto passo ad un ruolo più coinvolgente di guida culturale e di garanzia interna». «Questo movimento - ha aggiunto - esprime una delle principali speranze della democrazia sociale in un momento in cui i partiti hanno visto progressivamente perdere la capacità di stare tra la gente». Stesso tema, quello della crisi dei partiti, toccato anche da Moro. «In un momento in cui non esiste più la centralità dei partiti - ha detto - c'è bisogno di una nuova formula per organizzare la vita pubblica». E per costruire questo nuovo modello, il Mfd ha già scelto i suoi interlocutori che oltre ai cittadini saranno i sindacati, i magistrati, gli operatori dell'informazione, il mondo del volontariato, le associazioni ambientaliste, le stesse istituzioni. Sui rapporti con i partiti, ha ribadito Moro, verrà riconfermata la linea di sempre: nessun rapporto previlegiato. Nemmeno con il pds sebbene abbia «prestato un presidente» al movimento. Disponibilità anche verso la «Lega»: «Mi preoccupa per la sua filosofia, ma i rapporti con la Lega sarannno i normali rapporti che abbiamo con tutti gli altri partiti», [m. cor.]

Persone citate: Cotturri, Giancarlo Quaranta, Giovanni Moro, Giuseppe Cotturri, Moro

Luoghi citati: Roma