Nella casa della Croce Rossa

«Un tetto per chi arriva da lontano» Ospita le famiglie dei bimbi ricoverati negli ospedali della città Nella casa della Croce Rossa «Un tetto per chi arriva da lontano» «Pace a questa casa e quanti la abitano». Il cardinale Saldarmi lo ha augurato ieri in un ospitale alloggetto di via Groscavallo 9. E la sua speranza, accompagnata dalla commossa benedizione dell'appartamento, ha accentuato il tono solenne e festoso della riunione varata dalla Croce Rossa, che ha creato qui il primo Centro di accoglienza riservato alle famiglie che arrivano a Torino da lontano per ricoverare un bambino in ospedale. Ha spiegato il presidente Giuseppe Cinotto: «E' un traguardo grande, anche se ci siamo limitati a "copiare" la sezione di Genova che lo ha attuato da tempo». L'alloggio di via Groscavallo potrà ospitare tre famiglie per volta, ma è solo la prima fase d'avvio. «Appena avremo il nuovo sindaco, mi riprometto di chiedere il suo aiuto personale». Sarà l'ennesimo torinese coinvolto in un progetto che - grazie all'impulso della professoressa Marinella Lessona, consorte del prefetto Carlo Lessona e consigliera provinciale della Croce Rossa - ha raccolto numerosissime adesioni di autorità e semplici cittadini. In prima linea il proprietario dell'alloggio che, in memoria dei genitori Erminia e Filiberto Ornato, lo ha offerto gratuitamente in comodato. Lo ricorda una semplice targhetta all'ingresso, mentre una seconda targa sottolinea la collaborazione della rubrica «Specchio dei tempi» che ha finanziato l'arredamento dei locali, rimessi in sesto da volontari militari e civili. Ha detto Marinella Lessona facendo gli onori di casa tra divani fioriti, quadri azzurri e mazzi di fiori dorati: «Due anni fa fummo costretti a "inventare" una sistemazione di fortuna per una madre di Seminara arrivata a Torino con 5 figli per curare la più piccola, leucemica. Fu un trauma che non deve ripetersi. Le famiglie senza mezzi che affrontano un "viaggio della speranza" a Torino meritano una mano tesa. E d'ora in poi l'avranno». La promessa - affiancata dalla consegna di un riconoscimento ai vari collaboratori del progetto - è stata applaudita da autorità civili e militari. Tra i presenti, il prefetto Lessona e il comandante della Regione militare Nordovest Incisa di Camerana, il presidente del Consiglio Regionale Spagnuolo, il vicecommissario Forlani ed Ernesto Olivero. La Fondazione «Specchio dei tempi» era rappresentata dall'avvocato Cuttica. Ha sussurrato il cardinale: «Il male di un bambino è l'esperienza più crudele. Ma anche le fitte del dolore, quando incontrano solidarietà, possono trasformarsi in preghiera». Poi, rischiarandosi, ha ammirato la Madonna della Consolata - «la nostra Patrona, mi dà gioia ritrovarla qui» - posta a capo di un letto. L'alloggio di via Groscavallo 9 è stato benedetto dal cardinale Giovanni Saldarini

Luoghi citati: Camerana, Genova, Seminara, Torino