Troppo severi gli esami Studentessa chiama il 113
Troppo severi gli esami Studentessa chiama il 113 Campobasso, nella sede dell'Università del Molise Troppo severi gli esami Studentessa chiama il 113 CAMPOBASSO. Le è parso che l'esame fosse troppo severo, che non tenesse conto degli studi fatti durante l'anno accademico e andasse oltre il programma. Così, per protestare contro la severità della commissione di esame non ha trovato di meglio che rivolgersi al «113», pregando gli agenti di intervenire. L'ultimo episodio di «autodifesa» degli studenti nei confronti della «macchina» stritolatutto degli esami è avvenuto giovedì mattina, all'Università del Molise a Campobasso, durante la sessione estiva degli esami alla facoltà di Scienze Amministrative. Una studentessa ha contestato la durezza delle domande rivolte dai professori ed ha chiesto aiuto alla polizia per denunciare il fatto. Gli agenti del pronto intervento sono entrati nella sede universitaria per accertare quanto era accaduto, provocando il blocco dell'esame in corso. Della vicenda si occuperà la pro¬ cura della Repubblica dopo un esposto-denuncia inoltrato ai magistrati da un docente della commissione esaminatrice. Questo episodio va ad arricchire la casistica delle reazioni degli studenti nei confronti degli esami. Negli anni passati vi sono state numerose azioni di protesta. Ad esempio ricorsi al Tar per l'eccessivo numero di bocciati in una classe o a una sessione di esami. E se da un lato ci sono motivi di rivalsa contro professori ed esaminatori, dall'altra ci sono gli atti estremi di coloro che non riescono a sopportare il pensiero di aver perso un anno di scuola. Ieri a Frosinone una studentessa di 17 anni si è impiccata nel garage di casa dopo aver saputo per telefono da un'amica di essere stata bocciata per la seconda volta. La ragazza si chiamava Silvia Tullio e frequentava il secondo anno di liceo scientifico. Ir. cri.]
Persone citate: Silvia Tullio
Luoghi citati: Campobasso, Frosinone, Molise
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