Un italiano su tre vive in case malsane

Duro attacco del Wall Street Journal ai parlamentari europei L'Oms: costruite con materiali pericolosi Un italiano su tre vive in case malsane «Sono la causa di molte malattie e del 30% delle assenze dal lavoro» ROMA. Almeno 20 milioni di italiani vivono in un ambiente domestico insalubre, insicuro e disarmonico: per l'Oms il 30% delle abitazioni e il 40% del materiale edile può nuocere alla salute e il 30% dell'assenteismo lavorativo è provocato dal microambiente domestico malato. La casa, dove gli italiani trascorrono il 60% della loro vita, e dove vengono investiti 130 miliardi all'anno, da sicura dimora s'è trasformata in un campo minato irto d'ostacoli e rischi spesso invisibili. Questo lo scenario descritto ieri nel convegno su «bioarchitettura: problematiche ed esperienze» organizzato dall'Istituto nazionale di Bioarchitettura. Tra i rischi delle «quattro mura» c'è il radon, analizzato in dettaglio in Italia. L'Enea dopo aver analizzato 1500 abitazioni di tutta Italia (500 del Lazio e 255 di Roma) ha concluso che «complessivamente non si identificano necessità di interventi strutturali anche se in zone, come il Viterbese, ci sono valori più alti del resto d'Italia». Per l'Enea, invece, gli sforzi si dovrebbero orientare nello studio dei monossidi di carbonio, ozono, ossidi di azoto, fumo passivo, illuminazione, «che possono provocare - ha detto Luigi Barbatano, presidente Irsad, sicurezza ambiente domestico - tumori, anemie, lesioni cerebrali e allergie». L'amianto degli isolanti, la formaldeide dei truciolati di legno, le onde elettromagnetiche delle linee ad alta tensione e degli stessi elettrodomestici, il piombo delle vernici, le radiazioni delle lampade alogene e a fluorescenza. Questi, oltre al radon e all'ossido di carbonio, provocato dalle combustioni, sono, per Barbatano, gli altri agenti inquinanti che minacciano la salute dell'ambiente domestico. E una migliore progettazione delle case, insieme ad indagini epidemiologiche capillari, per gli esperti, potrebbero portare a risultati significativi per migliorare la qualità di vita «casalinga». Da diversi anni è nata l'«Arcologia», cioè architettura più ecologia «da cui scaturiscono - dicono gli architetti impegnati nell'edilizia verde - tutte le terapie per la cura dell'edificio malato e le indicazioni per una corretta scelta e conversione dei materiali da costruzione biocompatibili». L'architetto, quindi, concludono gli organizzatori dell'incontro, «deve cambiare ruolo e essere in grado di coordinare l'apporto di una più vasta ricerca polidisciplinare tesa al controllo di tutti i fattori di rischio dell'equilibrio ambientale, come base per riformulare una nuova architettura possibile». (Ansa]

Persone citate: Barbatano, Luigi Barbatano

Luoghi citati: Italia, Lazio, Roma