Si ribella al racket ammazzato

Si ribella al racket: ammazzato Castellammare di Stabia, una raffica alla schiena, poi lo finiscono con un proiettile in testa Si ribella al racket: ammazzato Cinque colpi di pistola contro l'imprenditore edile NAPOLI NOSTRO SERVIZIO Stava tornando a casa, dopo un sopralluogo al cantiere, in sella al vecchio motorino che usava per i brevi spostamenti in città. I killer gli sono piombati alle spalle e hanno fatto fuoco. Poi, il colpo di grazia alla testa, uno sfregio che la camorra riserva ai traditori o a chi non vuole piegarsi al suo ricatto. Sull'asfalto è rimasto il corpo di Gennaro Gambardella, un imprenditore edile che forse ha pagato con la vita un gesto di ribellione al racket. L'ipotesi di una vendetta della malavita è la pista al momento più accreditata dagli investigatori per spiegare la morte di un costruttore assai noto a Castellammare di Stabia, da anni terra di conquista per clan sanguinari e senza più codici d'onore. Gennaro Gambardella aveva 55 anni ed era a capo di un piccolo impero economico messo su con il cemento e con riusciti investimenti immobiliari. Non era nella lista dei «chiacchierati» e ciò spiega i sospetti della polizia: il movente dell'agguato potrebbe nascondersi negli appetiti che la sua attività ha suscitato nelle bande cresciute imponendo il «pizzo». Qualcosa più di un'ipotesi, lasciano intendere gli inquirenti, anche se i famigliari escludono che fosse stato minacciato e che la camorra avesse già messo in moto i soliti meccanismi d'intimidazione. Ma il delitto potrebbe avere anche un'altra spiegazione. Da queste parti si ammazza pure per un favore negato, se a chiederlo è «un pezzo da novanta». L'agguato è scattato poco dopo le 10, in via don Minzoni, alla periferia di Castellammare, lungo la strada che porta a Pompei e ai paesi vesuviani. Qui l'impresa Gambardella è impegnata in lavori di ristrutturazione di una cappella evangelica in via Fossa della Luna e ieri, di buon mattino, il costruttore era andato a dare un'occhiata al cantiere. Al ritorno, i sicari lo aspettavano al varco. Erano in due, a bordo di una moto «Africa Twin», con le facce nascoste dai caschi. Hanno sparato quattro colpi, tutti a segno, «finendo» la vittima designata con un proiettile alla nuca. Scene da FarWest in una città piegata dalla violenza, una sparatoria tra decine di passanti terrorizzati che cercavano scampo rifugiandosi nei negozi e dietro le macchine in sosta. Lo hanno ucciso perché non ha voluto cedere a chi gli aveva imposto la tangente? In questa direzione stanno lavorando gli investigatori che cercano indizi nell'attività e negli affari dell'imprenditore. Gennaro Gambardella era originario del rione Scanzano, la roccaforte del boss Michele D'Alessandro. Da lì si era trasferito in periferia, non lontano dal luogo del delitto. Dopo aver molto investito nel settore del mattone - poche però le commesse e gli appalti per opere pubbliche - l'imprenditore si era un po' defilato e negli ultimi tempi pare progettasse di cedere il timone al figlio Francesco. Gli altri due figli, Giuseppe candidato nella lista de alle ultime elezioni comunali - e Saverio, hanno intanto diversificato gli affari, il primo con un'agenzia immobiliare, il secondo con una fabbrica di infissi in alluminio. Una fami glia benestante, con una posi- zione che facilmente poteva suscitare l'interesse della malavita. Non è del resto la prima volta che la camorra elimina chi osa ribellarsi. Il 6 maggio scorso a Casandrino, nell'entroterra napoletano, toccò a Luigi Caiazzo, 48 anni. La sua fu una morte atroce. Aveva sempre pagato il «pizzo», ma all'ennesima richiesta trovò il coraggio di dire basta. E la vendetta non tardò ad arrivare. Gli emissari del racket gli versarono addosso una latta di benzina e gli diedero fuoco. Lui, un ex manovale diventato costruttore con anni di sacrifici, non sopravvisse al rogo. In un primo momento si pensò ad un incidente, poi le indagini hanno portato a galla la verità e per quel delitto sono finiti in carcere tre pregiudicati, affiliati alla malavita organizzata. Mariella Cirillo L'uomo stava tornando a casa da un cantiere Due killer in moto gli hanno teso l'agguato L'omicidio porta la firma della camorra Qui sotto, l'imprenditore Gennaro Gambardella ucciso con 5 colpi di pistola dai killer della camorra

Persone citate: Gambardella, Gennaro Gambardella, Luigi Caiazzo, Mariella Cirillo, Michele D'alessandro, Minzoni

Luoghi citati: Africa Twin, Casandrino, Castellammare, Castellammare Di Stabia, Napoli, Pompei