Le crociate degli irriducibili

Le crociate degli irriducibili Le crociate degli irriducibili Blitzper salvare topi, visoni, cincillà UNA GUERRA PER LE BESTIE IN TRAPPOLA Ipiù fortunati sono cani e gatti: loro, da due anni e mezzo, hanno la «Magna Charta», un regolamento che la Regione Piemonte ha voluto proprio per punire chi li maltratta. Ma agli altri, chi ci pensa? Topi, criceti, cincillà, visoni, conigli, foche: a loro, oltre al Wwf (organismo «istituzionale») provvede da qualche anno l'Alf (Animai Liberation Front), i «terroristi» in difesa degli animali. I blitz negli allevamenti, dove cincillà e visoni vengono allevati senza regole, si contano a decine. I più importanti: novembre 1989, seicento visoni vengono liberati nelle campagne del Pordenonese. Erano rinchiusi in un allevamento. 450 sono stati riacciuffati, gli altri sono uccel di bosco. Più o meno nello stesso periodo, e sempre in Friuli, l'Alf aveva dato la libertà a duemila visoni. E, da allora, gli allevamenti più importanti sono sotto sorveglianza notturna. Era andata, poco dopo, a quattro appartenenti all'Alf: «beccati» mentre liberavano topolini e cavie in un laboratorio farmaceutico di Reggio Emilia. Per immortalare l'avvenimento avevano con sé anche una telecamera: non si sono accorti dell'arrivo dei carabinieri. Ma l'operazione più clamorosa dei «terroristi verdi» è datata 26 dicembre 1991: quella notte 400 topi, trenta conigli e dieci criceti vengono liberati dalle gabbie che li chiudevano nei sotterranei dell'Università di Padova. Il mattino dopo i bidelli hanno trovato enormi striscioni appesi ai muri: «Riscossa animalista», una sigla comparsa per la prima volta a Milano nell'89 (incendio nella sede di una grossa industria farmaceutica, accusata di abusare della vivisezione). Le associazioni animaliste, in Italia, non sono moltissime: meno di un centinaio, pare, però con moltissimi iscritti (almeno centomila). E denunciano alle varie preture o tribunali del Paese un po' di tutto: casi di volpi o cincillà ammazzati orrendamente con elettrodi infilati nell'ano o in bocca (così, pare, il pelo non si rovina), visoni morti per soffocamento o con l'anidride carbonica, conigni cui l'applicazione sperimentale di cosmetici toglie la vista, agnelli scuoiati vivi e, allargandoci a problemi oltre donfine, la possibilità che decine di specie vengano cancellate o la possibilità di estinzione per i canguri, perché le scarpe da ginnastica realizzate con questa comoda pelle piacciono oltre modo agli italiani. Ma il «terrorismo animalista» non è fenomeno italiano: in America, negli anni '70, si contavano a decine gli agguati a laboratori e istituti di cosmesi. Con danni alle strutture che si contavano in migliaia di dollari, [r. cri.] A Padova il Fronte di Liberazione assaltò il centro universitario Cani e gatti hanno la «magna charta» Topi, cincillà, visoni: fanno da cavie per molti esperimenti, spesso gli animalisti li hanno liberati

Persone citate: Topi

Luoghi citati: America, Friuli, Front, Italia, Milano, Padova, Piemonte, Reggio Emilia