I battisti scomunicano Clinton di Paolo Passarini

La Chiesa alla quale Bill appartiene è indignata per le aperture ai gay e per l'aborto La Chiesa alla quale Bill appartiene è indignata per le aperture ai gay e per l'aborto I battisti scomunicano Clinton Nuovo scandalo per il viaggio a Tokyo Porterà anche suocera, figlia e amiche WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I «Southern Baptists», la confessione alla quale professa di appartenere Bill Clinton e la più grossa delle Chiese protestanti americane, ha in sostanza scomunicato il presidente. Le motivazioni sono due: le posizioni di Clinton in materia di aborto e il suo appoggio all'eliminazione del bando contro i «gay» nell'esercito. Intanto il presidente è di nuovo sotto il fuoco delle critiche per l'annunciata intenzione di portare con sé al vertice del «G7» a Tokyo, oltre la moglie, la figlia, la suocera e tre amichette di Chelsea. La condanna delle posizioni di Clinton da parte dei battisti del Sud, confessione alla quale appartiene anche il suo vice Al Gore, è stata pronunciata in una forma clamorosa e solenne. Riuniti a Houston, Texas, per la loro Convenzione annuale, i delegati battisti hanno votato a grandissima maggioranza e per alzata di mano una risoluzione che «scinde» le posizioni della Chiesa da quelle del presidente sulle due materie indicate. E' la prima volta nella storia americana che i battisti condannano le prese di posizione di un presidente. Ma il responsabile del comitato per le risoluzioni della convenzione, James Merrit, ha sostenuto che, «dal punto di vista morale Clinton si è assunto la responsabilità di introdurre la svolta più grave nella storia della presidenza degli Stati Uniti». Clinton non ha replicato. La risoluzione, presentata proprio da Ronnie Floyd, pastore dell'Arkansas (lo Stato di Clinton), invita anche il presidente a «pentirsi». Nel testo è scritto che le posizioni del presidente su aborto e omosessualità «contraddicono la parola di Dio e il bene dell'America». Clinton, sempre nella risoluzione, viene apertamente criticato per «avere invitato membri della lobby omosessuale alla Casa Bianca e aver assegnato posti di alto livello nella sua amministrazione a gay e sostenitori dell'aborto». Merrit ha dichiarato che, a questo punto, la posizione della Chiesa battista nei confronti di Clinton «è come quella del padre che spera nel ritorno a casa del figliol prodigo». Prima di tornare a casa, però, il «figliol prodigo» deve partire per un lungo viaggio che lo porterà a San Francisco, Tokyo, Seul e poi, per una vacanza finale, alle Hawaii. Durante questa assenza di oltre due settimane dalla Casa Bianca, Clinton vuole sentirsi circondato dal calore familiare. Con lui viaggerà, come è naturale, la moglie Hillary, che, per non lasciarla sola dopo la perdita del marito, porterà con sé anche la madre. Chelsea, prima figlia di presidente a partecipare a un viaggio ufficiale transoceanico dopo Amy, la figlia di Jimmy Carter, salirà anche lei suH'«Air Force One», ma, perché non si senta sola, le sarà consentito di portare con sé tre amichette. Una cosa del genere farebbe discutere perfino in Italia (e se ne discusse quando Bettino Craxi partì per la Cina con una grossa corte che Giulio Andreotti definì «Craxi e i suoi cari»). Figurarsi negli Stati Uniti. Innanzitutto, chiunque, negli Stati Uniti, voli su un aereo dello Stato, oltre che avere una solida giustificazione, deve pagare regolare biglietto. Lo faceva perfino John Sununu, che, ciononostante, finì in disgrazia e dovette dimettersi da capo dello staff di George Bush. E poi, chi pagherà le stanze da 300 dollari al giorno dell'Okura Hotel di Tokyo per la suocera di Bill e le amichette di Chelsea? Clinton, poi, sostiene di voler applicare le regole dell'amministrazione Bush, secondo le quali ospiti personali del presidente potevano viaggiare a spese del governo suH'«Air Force One». Ma Bush non lo fece mai e l'unica volta che portò con sé ospiti, un gruppo di uomini d'affari americani proprio in Giappone, fece loro pagare il biglietto. Si annuncia una nuova burrasca sulla Casa Bianca. Paolo Passarini Clinton bacia la figlia Chelsea. Per non farla sentire sola a Tokyo, la farà accompagnare da tre amichette (foto epa)