Ciriè testa a testa fra Genisio e Buratto
Il leghista presenta la squadra, il de aspetta Il leghista presenta la squadra, il de aspetta Ciriè, testa a testa fra Genisio e Buratto Mancano all'appello ancora parecchi istituti commerciali, industriali e magistrali Testa a testa in un confronto sempre più serrato con gli elettori, contattati attraverso un fitto «porta a porta», tra i due sindaci in ballottaggio a Ciriè, il leghista Ezio Genisio e il democristiano Aldo Buratto, impegnati a far proseliti fra gli oltre ottomila ciriacesi che il 6 giugno non si sono schierati, né per l'uno, né per l'altro candidato. Il Carroccio e il bianco fiore si presentano agli elettori senza «apparentamenti»: sulla scheda, che reca nella parte alta il nome del leghista, ci saranno soltanto i due simboli, lo scudo crociato contro la spada di Alberto da Giussano. Nella sfida fra i due ragionieri, tutti gli altri gruppi si sono fatti da parte ad eccezione di «Rinnovamento socialista» (psi-psdi) che invita i suoi elettori a schierarsi per la de: Verdi, Rete e Rifondazione si pronunciano per l'astensione, il pds chiede di votare scheda bianca, mentre le liste civiche «Cittadini indipendenti» e «Alleanza per Ciriè» invitano a scegliere fra de e Lega, ma lasciano libertà di voto. La lista «Rinnovamento socialista», in cui sono confluiti alcuni partner della de nella giunta uscente, resterebbe priva di seggi in Consiglio comunale in caso di vittoria della Lega: il comunicato con cui il gruppo annuncia l'appoggio al bianco fiore ha provocato un piccolo terremoto nel «garofano», con le dimissioni dal partito di Giovanni Scandolera, ex vicesegretario di zona e di sezione. Dopo il comizio del leader dei «lumbard», Umberto Bossi, ad appoggiare la squadra di Buratto è sceso in piazza il presidente della Regione, Gian Paolo Brizio, protagonista della vita politica cittadina da quarant'anni: la de diffonde volantini in cui promette «che Ciriè non sarà annessa alla Lombardia, la Lega sarà arginata al Ticino», mentre il Carroccio chiede «di liberare la città da quarant'anni di oppressione dei partiti». " Giovanna Favro DUE RAGIONIERI AL BALLOTTAGGIO DI DOMENICA Aldo Buratto, 49 anni, ragioniere dirigente alla Cartiera De Medici di Ciriè, parte con 150 voti di vantaggio: il 6 giugno ha avuto 3380 preferenze (il 27,79 per cento). Chiede un voto «per la città, tra rinnovamento e Ezio Genisio, 38 anni, ragioniere capufficio al San Paolo di San Maurizio, ha avuto nel primo turno 3227 preferenze (il 26,5%). Ieri ha annunciato la sua giunta, e si è scagliato contro l'avversario: «E' una vergogna che Aldo Buratto, sindaco uscente Lo «sfidante» Ezio Genisio tradizione» e gioca a carte coperte: per conoscere la sua giunta bisognerà attendere l'esito del 20 giugno. «Si vota per il sindaco: - dice Buratto l'appuntamento di domenica non deve trasformarsi nell'elezione diretta degli assessori. Chiedo di darmi fiducia, prometto una giunta di ciriacesi giovani e preparati». Respinge le accuse di Genisio: «Non abbiamo fatto accordi con nessuno, la de si presenta solo con il suo simbolo. Daremo vita a un governo allargato alle forze laiche e progressiste della città». Buratto pretenda di essere votato a scatola chiusa». La squadra di Genisio comprende Francesco Tuttolomondo, responsabile arnministrativo all'Usi di Ciriè e commissario di quella di Lanzo (Bilancio, Finanze, Affari legali); Domenico Scaglione (ex responsabile del Personale alla Saiag) per Viabilità, Commercio e Trasporti; Giuseppe Catalano (insegnante) è indicato per l'Istruzione, Cultura, Artigianato; Anna Maria Pellegrino (imprenditore) per Sanità, Anziani, Assistenza, Casa; Uberto Bayma (geometra) per l'Urbanistica, Tommaso Vigna Lobbia per Ambiente, Agricoltura e Sport.
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