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Per cinque famiglie arriva la doppia lei Per cinque famiglie arriva la doppia lei L'imposta comunale sugli immobili taglia in due la casa a cinque famiglie di Pinerolo. O, meglio: con la residenza anagrafica a Pinerolo e la casa parzialmente nel vicino Comune di Macello. Infatti, ai cinque proprietari l'amministrazione di questo piccolo Comune di mille abitanti ha indirizzato una lettera perentoria in cui si richiede la corresponsione della quota di lei commisurata alla porzione di fabbricato ricadente su Macello, in molti casi nell'ordine degli 8/10. Ci sarà, dunque, chi scoprirà di avere metà cucina su un Comune e metà sull'altro (per la burocrazia fiscale bisognerà frazionarla in due mezzi vani?), oppure di guardare un televisore a Macello stan¬ do seduti a Pinerolo. «Il confine è quello stabilito fin dal Settecento: di conseguenza, se hanno la casa sul nostro Comune devono pagare l'imposta a noi», osserva il sindaco di Macello, Anselmo Forestiero. E aggiunge: «Non vedo proprio il perché debbano chiedere licenze a noi e poi pagare a Pinerolo». D'altronde, una modifica dei confini al momento sembra proprio impossibile e, dal canto loro, nessuno degli interessati ha finora chiesto la variazione di residenza. Tra questi ultimi serpeggia la preoccupazione per far fronte all'anomalia. Osserva Attilio Bonetto: «Tutto questo non fa che accrescere il disagio, si tratta oltretutto di fabbricati rurali o ex rurali non censiti al nuovo catasto edilizio urbano. Adesso chi si sognerebbe più di costruirsi la casa a cavallo di due Comuni». «Se le case in questione sono accatastate su Pinerolo, questo già di per sé è sbagliato» ribatte Giuseppe Burrello, segretario comunale di Macello. Quella delle abitazioni a cavallo dei perimetri comunali è una discrepanza venuta alla luce già in occasione dell'ultimo, censimento della popolazione ed un primo tentativo per risolvere il contenzioso - dicono a Macello - è naufragato per la determinazione degli interessati a mantenere la residenza a Pinerolo. Angelo Taverna prese