L'automobile nasce con tempi più rapidi di Renzo Villare

Tre giorni a Torino sul Time to Market Tre giorni a Torino sul Time to Market l'automobile nasce con tempi più rapidi Duecento relatori di tutto il mondo La tecnologia aiuta la progettazione TORINO. Nella tre giorni del convegno internazionale sul «Time to Market» (Ttm), che si conclude oggi, organizzato dall'Unione Industriale e dall'Ata (Associazione tecnici dell'auto) e svoltosi al Centro Congressi dell'Unione, si sono affrontati i problemi generati di questa nuova tematica che, in campo industriale, riveste grande attualità. «Time to Market» è un'espressione inglese, introdotta immutata nel nostro vocabolario tecnologico, che sta a significare il tempo intercorrente tra la concezione e la progettazione di un prodotto e la sua commercializzazione. Al convegno, cui hanno partecipato circa 200 relatori italiani, francesi, tedeschi, inglesi, americani e giapponesi, è stata tra l'altro posta in rilievo la rilevanza del Ttm per quanto riguarda la capacità di rinnovo del prodotto, il suo adeguamento alla domanda del mercato e, in definitiva, la possibilità di competere da parte di una impresa in un mercato aperto e globale. La durata di questo tempo investe, infatti, un'importanza cruciale in regime di forte competitività. «Chi è più rapido - è stato detto - si trova in una posizione di vantaggio». Nel settore automobilistico, ad esempio, è stato calcolato che il Time to Market è di 48 mesi per l'industria giapponese del settore e di 60 per quelle europea e statunitense. Gli interventi, che sono stati aperti dal presidente dell'Ata Carlo Eugenio Rossi e dal presidente dell'Unione Bruno Rambaudi ed ai quali hanno partecipato importanti rappresentanti dei vari settori tra cui l'amministratore delegato della Magneti Marelli, Barberis, i carrozzieri Nuccio Bertone e Andrea Pininfarina, il presidente di Idea, Mantegazza, e, per la Fiat Auto, l'ing. Tronville, hanno toccato molti degli aspetti critici che consentono la riduzione del Ttm, ferma restando l'elevata qualità del prodotto e il minimo impegno di risorse umane e finanziarie. Essi riguardano principalmente le strategie di prò- getto e lo stile, la gestione del progetto, l'ingegneria di prodotto, i fornitori e la fabbricazione. Tronville, partendo da considerazioni di analisi e redditività, ha sottolineato l'opportunità di ridurre il Ttm per una maggiore efficienza dell'azienda, sempre che esista un equilibrio con gli altri fattori, confermandone l'importanza come strumento strategico per il mantenimento e l'incremento delle quote di mercato. Dopo aver affermato che il Time to Market è, per un'azienda, un po' quello che è il Cx per un'automobile, ha sostenuto che, se applicato correttamente, è un'arma di competizione che gioca le sue carte su un'innovazione più incisiva. I risultati del convegno sono stati importanti perché, oltre a costituire un utile scambio di informazioni e di esperienze, hanno posto in evidenza alcuni «passaggi» che hanno un rilevante effetto per minimizzare i tempi del Ttm nella sua globalità e che possono essere riassunti in tre punti: la simulazione al computer della progettazione del prodotto in alternativa al modo classico di procedere attraverso la costruzione di un prototipo, la sperimentazione, le eventuali modifiche, sino a raggiungere l'obiettivo finale; il passaggio da un'organizzazione rigida della produzione a una flessibile, ossia la capacità di produrre modelli diversi appartenenti a una stessa linea di prodotto e, al tempo stesso, convertibile, cioè capace di cambiare la famiglia di auto rapidamente e a costi limitati; la tendenza verso una produzione integrata che ottimizzi le risorse umane con quelle tecnologiche, con gruppi di lavoro capaci anche di controllo qualità e piccole manutenzioni nel corso del processo produttivo. II convegno è stato completato da un'esposizione di prodotti specialistici e di avanguardia da parte di nove aziende fornitrici di componenti e sistemi per la progettazione e la produzione. Renzo Villare

Persone citate: Andrea Pininfarina, Barberis, Bruno Rambaudi, Carlo Eugenio Rossi, Mantegazza, Nuccio Bertone

Luoghi citati: Torino