Il Papa «A Sarajevo» di Marco Tosatti

Il Papa: «A Sarajevo» Il Papa: «A Sarajevo» Annuncio dalla Spagna, si prepara il viaggio apostolico più a rischio MADRID DAL NOSTRO INVIATO Giovanni Paolo II desidera andare a Sarajevo, e non vuole una de spagnola: quasi alla fine del tour iberico, e nella sua giornata più «politica», il portavoce del Pontefice offre una lettura autentica delle frasi ed esortazioni pontificie che hanno fatto discutere in questi giorni. Nel pomeriggio Giovanni Paolo II ha parlato al corpo diplomatico deprecando «i conflitti bellici, in particolare quello così vicino e cruento in Bosnia-Erzegovina. Per questo ha aggiunto il Pontefice - si fa sempre più pressante e improrogabild la necessità di uno sforzo congiunto da parte delle nazioni e degli organismi internazionali per consolidare rapporti più giusti e solidali, tutelati dal diritto internazionale». Il Papa vuole andare a Sarajevo; questo desiderio l'ha espresso ai capi della comunità musulmana il 9 gennaio 1993 ad Assisi, e l'ha ripetuto anche la settimana scorsa al presidente bosniaco Alja Izetbegovic la settimana scorsa in Vaticano. Ma la trattativa per questo viaggio rischioso verrà fatta non tramite l'Onu, ha specificato il portavoce papale, ma con il governo bosniaco. Nei prossimi giorni il nunzio della Santa Sede nella capitale assediata, mons. Francesco Monterisi, partirà per la sua destinazione per «manifestare operativamente questo desiderio del Papa». Tradotto dal linguaggio diplomatico: l'ambasciatore in abito talare vedrà se, come, e soprattutto quando sarà possibile tradurre in fatti quello che per il momento è solamente un'intenzione, per quanto profonda. E' da sottolineare però che si parla di una verifica concreta sul posto. Della tragedia in Bosnia il Papa ha parlato con Felipe Gonzalez, ricevuto in Nunziatura. 25 minuti di incontro, cordiale, dicono le fonti vaticane. 35 minuti il colloquio, «enormemente» cordiale fanno sapere in maniera ufficiosa dalla Moncloa. Nel pomeriggio il Papa ha ricevuto anche José Maria Aznar, il leader di Alleanza popolare, vota¬ tava per consegnarci gli ta da molti cattolici. Il che non vuol dire che Aznar ha la benedizione della Chiesa. Le polemiche di questi giorni hanno fatto sì che il portavoce vaticano precisasse il pensiero di Giovanni Paolo II. Il Papa non ha mai detto agli spagnoli di unirsi in una forma politica da inventare, cioè una de spagnola. «Assolutamente no. Non ha detto questo. Ha solo detto che non si può concepire la fede come un qualcosa di così intimo che non ha alcun effetto sulla vita sociale. Non bisogna ridurre questi appelli esclusivamente alla sfera politica». Marco Tosatti

Persone citate: Aznar, Felipe Gonzalez, Francesco Monterisi, Giovanni Paolo Ii, Izetbegovic, José Maria Aznar

Luoghi citati: Assisi, Bosnia, Bosnia-erzegovina, Madrid, Sarajevo, Spagna