«Ipab restituite 4 miliardi»

«Ipab, restituite 4 miliardi» «Ipab, restituite 4 miliardi» MILANO. Quattro miliardi, e forse non bastano se si contano gli interessi dall'84 a oggi. Presenta il saldo la Corte dei Conti. E quei 4 miliardi li chiede indietro agli ex vertici dell'Ipab, il socialista Matteo Carriera in testa, tutti naufragati nel fango di Tangentopoli, e ora chiamati a rendere tutto. Sino al'ultimo miliardo. La richiesta della Corte dei Conti, che ha citato 13 imputati in giudizio per il prossimo 22 settembre, riguarda la vendita, avvenuta nell'84, di alcune proprietà terriere dell'Ipab, l'ente comunale che gestisce gli ospizi a Milano. San Vittore riapre i battenti per i suoi eccellentissimi ospiti. Torna dentro Giorgio Casadei, segretario dell'ex ministro psi Gianni De Michelis. Casadei è accusato di aver incassato una tangente da 600 milioni dalla società Tpl per due poli chimici. Si è costituito anche Umberto Pedol, cognato dell'ex ministro della Giustizia Claudio Martelli. [f. poi.] strada di Di Pietro. Si allunga infatti l'elenco dei tronconi d'inchiesta che finiscono davanti alla Cassazione, chiamata a decidere sulla «guerra» tra procure: chi indaga? E su chi? Dopo il troncone delle «frequenze Tv», su cui da tempo è stata investita la Cassazione, adesso tocca al filone delle indagini sugli appalti per il metrò di Roma. Fa ricorso il giudice per le indagini preliminari della capitale Adele Rando. E chiede che la Cassazione si esprima, una volta per tutte, su chi deve indagare sugli appalti Intermetro. Già, è proprio un brutto pasticcio quello che sta nascendo all'ombra di Tangentopoli. Ma Francesco Saverio Borrelli ostenta ottimismo. E intanto spiega: «Le divergenze tra magistrati nascono dal complesso intrico di trame su cui le procure indagano. Le difficoltà principali nascono dal concetto di connessione introdotta dal legislatore». Tutta colpa del codice? Il procuratore capo di Milano cerca di andare oltre. E alle telecamere del Tgl ripete che «c'è ampio spazio all'opinabilità per la soluzione dei problemi», ma c'è pure «una certa elasticità» che consente di raggiungere accordi su questi problemi. «Non ci sono giudici che guerreggiano tra di loro. Qui ci sono delle difficoltà obiettive

Persone citate: Adele Rando, Casadei, Claudio Martelli, Di Pietro, Francesco Saverio Borrelli, Gianni De Michelis, Giorgio Casadei, Matteo Carriera, Umberto Pedol

Luoghi citati: Milano, Roma