La manovra va in pezzi di S. 1.

La manovra va in pezzi La manovra va in pezzi Salta l'imposta del27per cento più salato il prelievo sugli enti ROMA. Prossimamente alla Camera: scontro furibondo di lobbies sulla «manovra aggiuntiva», il decreto-legge con tasse e tagli alle spese varato dal governo alla fine di maggio. Ieri la commissione Bilancio ha ottenuto dal governo la disponibilità ad alcune importanti modifiche, purché se ne trovi la copertura finanziaria. Ma proprio la possibile «copertura» rischia di provocare nuovi contrasti a catena. Inoltre è insoddisfatta la commissione Finanze, perché non sono state tenute in nessun conto le modifiche che aveva a sua volta proposto. Sempre più la Camera è insofferente del «governo dei tecnici», innervosita ancor più dalla rivolta fiscale contro il «740». Sembra difficile che Carlo Azeglio Ciampi possa evitare sorprese in aula se non ricorrendo alla questione di fiducia; pure se, ufficialmente, ancora non se ne parla. Le principali ipotesi di modifica sono: 1) eliminare il contributo previdenziale del 27,27% sui rapporti di collaborazione continuativa; 2) moderare l'aumento dei contributi per i lavoratori domestici; 3) dimezzare per il solo '93 (0,5% invece di 1%) l'aggravio dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi; 4) rivedere il forte aumento delle tariffe postali per quotidiani e periodici; 5) attenuare il taglio di fondi agli enti locali. Per ottenere l'assenso del governo a queste modifiche occorre trovare a compenso altre tasse, o altri tagli, per 7-800 miliardi di lire. Tra l'altro si pensa ad alzare dal 15 al 20% l'obbligo per gli enti previdenziali di depositare presso la Tesoreria dello Stato una parte delle loro entrate. Contro questa ipotesi si mobilitano e, unitisi in un comitato di coordinamento, annunciano una controffensiva gli enti interessati (Inpdai, Inpgi, Cassa ingegneri, Cassa avvocati, Enpaia, Enpam, Enasarco, ecc.). «E' falso che quel prelievo sia incostituzionale» ribatte il sottosegretario al Tesoro Sergio Coloni (de) - e l'interesse dell'8% che lo Stato riconoscerà è superiore al rendimento degli investimenti immobiliari». Controreplica degli enti: al netto delle imposte, quell'8% si riduce al 5,6%. La protesta contro il provvedimento è uno dei motivi dello sciopero dei giornalisti annunciato ieri. Portare al 20% il prelievo sugli enti previdenziali darebbe circa 380 miliardi: dunque da solo non basterebbe. Su questa ed altre ipotesi discuterà oggi il comitato ristretto della commissione Bilancio. Il presidente della commissione, Angelo Tiraboschi (psi), dichiara che «è a favore dei contribuenti che la manovra va riscritta» ma non è nemmeno escluso che si profili un ulteriore rincaro della benzina: 10 lire darebbero un centinaio di miliardi. La commissione comincerà a votare da martedì prossimo. Intanto il governo sta lavorando alla preparazione del «documento di programmazione finanziaria '94-96» le cui cifre determineranno l'importo della manovra economica '94. Il ministro del Bilancio, Luigi Spaventa, ha rivelato ieri su quale crescita dell'economia si stiano facendo i conti per il '94: 1,6% di crescita del prodotto interno lordo. Si prevede dunque una ripresa, seppure tutt'altro che esaltante. L'I,6% appare al ribasso rispetto al 2,5% ipotizzato l'anno scorso dal governo Amato, ma si trattava di una previsione completamente superata dai fatti. Spaventa ha spiegato che con una crescita dell'1,6% la Cee potrà attenuare le condizioni fissate in precedenza per le successive rate del prestito concordato dal governo Amato. Lo sconto sull'obiettivo di «saldo primario» (differenza tra entrate e spese dello Stato al netto degli interessi sul debito) già riconosciuto per il '93 in 12.500 miliardi ammonterà per il '94 a 10-11.000. La manovra '94 resta provvisoriamente fissata in circa 37.000 miliardi, dei quali i primi da definire sono 20.000 di tagli alla spesa. Una prima ricognizione si farà domani al Consiglio dei ministri. [s. 1.]

Persone citate: Angelo Tiraboschi, Carlo Azeglio Ciampi, Luigi Spaventa, Sergio Coloni, Spaventa

Luoghi citati: Roma