«Seppellitemi nella bandiera della lega»

«Seppellitemi nella bandiera della lega» Tragica morte a Mantova, è stato trafìtto da un palo mentre stava aggiustando il tetto di casa «Seppellitemi nella bandiera della lega» L'ultimo desiderio di un pensionato, Bossi ha firmato il drappo MANTOVA. Un tale muore per incidente domestico, per scalogna nera, perdendo l'equilibrio dalla scala su cui è montato. Cade su un palo che lo trafigge. E' una morte atroce ma non istantanea, gli lascia il tempo di esprimere il suo ultimo desiderio alla nipote. Il desiderio dice così: «Voglio essere seppellito avvolto nella bandiera della Lega Lombarda, in slip e canottiera». Accade a Barbasso, provincia di Mantova. Il protagonista della tragica vicenda è un pensionato, Lino Giuliani, 52 anni, una moglie, due figli, una sola passione politica, la Lega di Umberto Bossi. Luogo: il cortile della sua villetta, dove in segno di lutto, da ieri pomeriggio, sventola a mezz'asta (un'altra) bandiera della Lega. Giuliani era salito sul tetto del garage per controllare la canna fumaria. Sotto di lui, la fila di paletti piantati per reggere la recinzione, pali da un metro e mezzo, in ferro, appuntiti. Pensionato da un anno, ex impiegato dell'Unità sanitaria locale, Giuliani passa molto del suo tempo a trafficare dentro e fuori casa, ripara, costruisce, sposta. Al centro del cortile, un anno fa, ha montato un palo altissimo, un pennone, su cui, a ogni scadenza elettorale, issa il bandierone della Lega di Bos¬ si. «E' stato sempre socialista - racconta il suo vicino di casa -. Poi la storia delle tangenti, degli arresti, delle ladrerie lo hanno fatto infuriare. E' diventato leghista e si è inventato questa roba dell'alzabandiera». Ogni vittoria elettorale, scioglieva lo stendardo al vento. La moglie, fra le lacrime, adesso ricorda: «Così tutto il paese vedeva. Ne era fiero». Dunque è lì, quasi arrivato al tetto del garage, con la scala appoggiata al cornicione. Il cornicione cede, la scala si sposta, Lino Giuliani perde l'equilibro. Cade proprio su uno dei paletti appuntiti. Il ferro gli entra nel fianco destro e lo trapassa sino alla spalla sinistra. Racconta Morena, 18 anni, la nipote: «Ho sentito l'urlo, sono uscita di corsa dalla casa e ho visto lo zio. Non sape¬ vo cosa fare, è stato un momento terribile. Lui immobilizzato, vivo, trafitto. Ho chiamato aiuto e poi mi sono messa di fianco a lui, per fargli coraggio». Tempo dieci minuti sono arrivati i pompieri, poi la Croce verde. Mentre gli infermieri tengono il corpo, uno dei pompieri taglia il palo alla base. Giuliani viene caricato sulla lettiga così: «Era impossibile provare a togliere il ferro» dice uno dei soccorritori. Corsa al pronto soccorso dell'ospedale Carlo Poma, ma per i medici non c'è più nulla da fare. Dice la moglie Leda: «Lo seppelliremo avvolto nella bandiera della Lega firmata da Umberto Bossi. Senza vestiti, solo con gli slip e la canottiera. Lino voleva così, non tradiremo le sue ultime volontà, è l'unica cosa che possiamo fare». [r. m.] Una bandiera della Lega Ncrd

Persone citate: Barbasso, Bossi, Giuliani, Lino Giuliani, Umberto Bossi

Luoghi citati: Mantova