Il piacere dì fare e dare di Luisella Re

Presenti oltre cento gruppi torinesi: stasera il commiato Presenti oltre cento gruppi torinesi: stasera il commiato Il piacere dì fare e dare Al Valentino festa del volontariato Alla festa del volontariato promossa da Radionotizie con il sottotitolo «Fa bene a me e agli altri» che si concluderà stasera in viale Medaglie d'Oro, al Valentino, si arriva sorridendo e si esce pensosi: presi in contropiede da un incontro che sconcerta chiunque liquidi il mondo dei volontari con frettolosa ammirazione. Impegno per i Paesi dimenticati, solidarietà per i poveri e gli extracomunitari, sensibilità per anziani o handicappati? Sotto la grande tensostruttura centrale c'è tutto questo, in prima linea. Ma c'è soprattutto la prova concreta di cosa significhi impegnarsi in prima persona, provando a «fare qualcosa» senza più rimandare. Ed ecco, senza formalismi, l'Associazione per la prevenzione del cancro o il Volontariato Cottolenghino a fianco del «Cino», il Centro italiano Nuclei Operativi che aiuta qualsiasi cagnetto casalingo a inserirsi in un'unità cinofila di soccorso. Vicino a «Cittàinsieme» che assiste le vittime di scippi e raggiri, il club «Amici della Bicicletta» che reclamando mitemente «solo un po' di spazio» attua già, pedalando, un'utile sorveglianza nei parchi. Su tutti i banchi, volantini e gadget che reclamizzano con disinvolta semplicità il piacere di fare e di dare. Sono più di cento - e li elenca un libretto paragonabile alle pagine gialle del volontariato distribuito dai promotori - i gruppi impegnati a Torino per una convivenza migliore. Ma non sempre sono rose e fiori. Spiega uno tra i tanti: «Ormai un generico traguardo di soli- darietà e uguaglianza non basta più. Il volontariato non è un hobby edificante ma vita vissuta in cui si intrecciano problemi, contraddizioni e, a volte, rischi pesanti. Anche nel nostro movimento composto da persone differenti con interessi diversi ci sono sovrapposizioni, personalismi e incongruenze che sarà indispensabile affrontare, imparando a convivere nella diversità». E meno male che, ultimamente, certi politici «troppo interessati allo sviluppo delle forze in campo» sembrano essersi messi da parte. Ma qui al raduno del Valentino - dove persino l'immancabile autoambulanza della Croce Verde ha un'aria meno inquietante del solito - non c'è spazio per le ombre. Oggi alle 11 è previsto un incontro con il fonda¬ tore del Sermig Ernesto Olivero, grande guida del volontariato piemontese insieme con don Luigi Ciotti, cui seguirà nel pomeriggio una serie di analisi su temi ecologici e sociali. Alle 16,30, un intervento di Luciano Tavazza.e, alle 17,30, un dibattito con Saverio Vertone. In sottofondo per l'intera giornata un intenso programma di concerti, recite, balletti. «L'ingresso è libero per tutti», avverte un cartellone all'ingresso; ed è difficile non attribuirgli un significato simbolico. Ma il ragazzo-sandwich che inalbera la foto di Aung San Suu Kyi - agli arresti domiciliari dopo che nel '91 le è stato attribuito il premio Nobel per la Pace - non ci bada: meglio invitare i visitatori a firmare il foglio di protesta e d'auguri a lei dedicato da Amnesty International. Luisella Re Un fitto pubblico ha seguito i convegni abbinati alla manifestazione Lo stand della Croce Verde al Valentino dove i visitatori possono trovare dépliant e gadget che illustrano l'attività dell'associazione

Persone citate: Ernesto Olivero, Luciano Tavazza, Saverio Vertone

Luoghi citati: Torino