La Chiesa in festa per 13 nuovi preti di Maria Teresa Martinengo

Ordinati in Duomo dal cardinale Saldarmi Ordinati in Duomo dal cardinale Saldarmi La Chiesa in festa per 13 nuovi preti Per il clero della diocesi di Torino oggi è una giornata particolarmente felice: la sua famiglia - da tempo indebolita e invecchiata - si arricchisce di tredici sacerdoti, quasi tutti giovani tra i 25 e i 30 anni (solo due hanno 34 e 46 anni). Alle 16, in Duomo, ricevono l'ordinazione dal cardinale Giovanni Saldarmi. Con i tredici nuovi preti la tendenza degli ultimi anni trova una piccola conferma: un lento risalire la china del disinteresse dovuto ai tempi. E tuttavia ancora poca cosa - si sa che nel '94 il numero degli «ordinandi» sarà più esiguo - per risolvere la profonda crisi di vocazioni: una situazione che impone, in parrocchie dove un tempo si poteva contare sul lavoro di due o tre vice parroci, di caricare tutto il fardello sulle spalle di un solo sacerdote, sovente non più giovane. L'ultima statistica della cancelleria arcivescovile ha fissato l'età media dei preti torinesi in 58 anni e mezzo. Nel 1982 era di 54. Inoltre, nel decennio 1982-1992 il loro numero si è abbassato da 844 a 737 (e non pochi sono quelli ormai «in pensione»). L'odierna immissione di nuove forze andrà ad integrare la modesta schiera di sacerdoti tra i 25 e 29 anni, che nel '92 era di sole 19 unità (contro i 184 preti di età compresa tra i 60 ed i 69 anni, la fascia più «forte»). La squadra dei «magnifici 13»: Salvatore Caramazza di Aragona (Agrigento), residente a Leinì - il più anziano -, Roberto Debernardi di Monasterolo di Cafasse, Marco Di Matteo e Paolo Tomatis di Nichelino (provenienti, rispettivamente, dalle parrocchie SS. Trinità di Nichelino e Regina Mundi); i torinesi Alessandro Giraudo, Gianfranco Molinari, Paolo Perolini (che hanno sentito la chiamata quando ancora erano l'uno sui banchi del Liceo scientifico, l'altro dell'Istituto Tecnico per periti chimici e il terzo dell'Istituto Tecnico per Geometri), Dario Rossi (ex volontario del Cottolengo), Roberto Volaterra. Da Savigliano arrivano Alberto Piola e Germano Galvagno (tra i più giovani, entrati nel seminario di Giaveno rispettivamente in terza e prima media). Roberto Gottero, laureato in Giurisprudenza, è nato a Carignano; Antonio Marchisio, di Saluzzo, ha lavorato per anni nell'azienda agricola del padre prima di riprendere gli studi ed entrare in seminario. Per molti di loro l'esempio di un prete «anziano», spesso nella parrocchia di appartenenza, è stato fondamentale nell'imboccare la strada del sacerdozio. Tutti, attualmente impegnati in chiese cittadine o della prima cintura, entro l'estate saranno destinati alle nuove sedi. Insieme con i tredici alunni del Seminario Maggiore della diocesi, oggi vengono ordinati quattro religiosi, i cappuccini Bruno Perrot e Fabio Adalberti, e i salesiani Paolo Battistetti e Alessandro Coraglia. E stamane alle 10, a Maria Ausiliatrice, l'arcivescovo conferisce il diaconato anche ali religiosi salesiani. Festa grande, insomma, per la Chiesa torinese. Maria Teresa Martinengo Con i nuovi preti saranno ordinati due religiosi cappuccini e due salesiani

Luoghi citati: Agrigento, Cafasse, Carignano, Giaveno, Monasterolo, Nichelino, Saluzzo, Savigliano, Torino