Torino scuola per i Paesi dell'Est

Torino scuola per i Paesi dell'Est Si attende la decisione Cee sulla «Fondazione europea della formazione» Torino scuola per i Paesi dell'Est Ma Umberto Agnelli teme «azioni di disturbo» TORINO. Nei prossimi giorni, forse già nel vertice europeo di fine mese, la Cee dovrà decidere se sarà Torino la città sede della Fondazione europea della formazione, rivolta in particolare ai Paesi dell'Est, che dovrebbe aver sede all'«Oil». Torino per ora si trova in pole position, ma, recentemente, sono cresciute le insidie alla sua candidatura. Umberto Agnelli, vicepresidente della Fiat, durante un incontro con la stampa organizzato in Comune per sostenere la richiesta torinese, le ha definite «azioni di disturbo» riferendosi all'atteggiamento francese e alla richiesta di Milano di ospitare l'Istituto europeo per l'ambiente; risulta impossibile che l'Italia ottenga due enti europei. Ha invitato il governo «a sostenere con decisione la candidatura nel prossimo vertice Cee». Ha detto: «Per Torino e il Piemonte, che stanno attraversando un periodo difficilissimo, ottene¬ re la Fondazione sarà segno che si comincia a uscire da un ciclo negativo». E ha aggiunto: «Non credo che ci sia al mondo nessuna altra città e regione che, con le sue imprese, abbia avuto un ruolo così importante e pionieristico nell'aprire la strada alla cooperazione industriale tra Occidente e Europa Est». Ha ricordato che a Togliattigrad non c'era solo la Fiat, ma oltre 200 aziende italiane. Già nell'Europa del dopo-comunismo una delle più grandi intese industriali nell'Est è partita da Torino con la Fiat auto Poland. Torino e il Piemonte, inoltre, potrebbero utilmente collaborare alla formazione di un sistema di piccole imprese. Ha spiegato: «Possiamo esser loro d'aiuto non solo a rimediare ai guasti del passato, ma anche a cogliere i vantaggi di uno sviluppo ritardato». Oltre al vicepresidente della Fiat sono scesi in campo per rilanciare la candidatura torinese il commissario straordinario al Comune Malpica e il presidente della Regione Brizio che hanno enunciato le molte ragioni che rendono Torino idonea. Già ora l'Oil è il più grande centro mondiale di formazione (ogni anno 1700 giovani vi frequentano 100 corsi). Inoltre la città offre un ambiente socio-economico (sviluppo tecnologico, centri ricerca, terziario avanzato) particolarmente stimolante per una Fondazione tesa alla formazione. A sostegno di Torino si sta muovendo anche il Comitato Piemonte international, presieduto da Umberto Agnelli e Gian Paolo Brizio, che raggruppa Regione, Fondazione Agnelli, Unione industriali, Unioncamere, Finpiemonte, Centro estero Camere di Commercio per promuovere internazionalmente il Piemonte come partner di prestigio internazionale nel campo della ricerca e tecnologia, della cultura d'impresa e della formazione. [m. e]

Persone citate: Brizio, Gian Paolo Brizio, Malpica, Poland, Umberto Agnelli