Truffa con credit-card Dodici su 26 patteggiano

Truffa con credit-card Dodici su 26 patteggiano La pena più alta è stata di un anno e 11 mesi Truffa con credit-card Dodici su 26 patteggiano Con carte di credito contraffatte in pochi mesi avevano costruito una truffa di oltre tre miliardi: 12, dei 26 imputati per cui il pm Andrea Bascheri aveva chiesto il rinvio a giudizio, hanno patteggiato. Ieri la sentenza del gip Salvetti: la pena più alta (un anno e 11 mesi) è stata riconosciuta a Domenico Sette, titolare di Seven Gold 1 di via Roma e di Preziosi nel tempo di via Lagrange, e a Rolando Costanza, dell'Acchito Shop di Caluso. Vittorio Urbani, titolare dell'omonimo ristorante di via Saluzzo, ha avuto una doppia pena: 1 anno, 7 mesi per la truffa, oltre a due mesi e 20 giorni di reclusione per il possesso illegale di una Beretta. Gli altri sono: Maurizio Baiotti, negoziante di piazza San Carlo (5 mesi e 10 giorni); Mauro Baccagline commesso di Notre-Dame (1 anno e 4 mesi); Maura Castagna, commessa di Obre Platz di Chieri (1 anno); Bruno Curreli, titolare dell'omonima gioielleria di via Mogadiscio (1 anno, 10 mesi); Ugo Fiorio, della gioielleria Astrua di via Roma (1 anno e 9 mesi); Claudio Fornaca, socio di Preziosi Doc di via San Francesco d'Assisi (9 mesi); Giovanni Giannotti, di Bruschi di piazza S. Carlo (1 anno, 10 mesi e 10 giorni); Maurizio Molina, di Cliquot (9 mesi); Antonino Sette (1 anno e 8 mesi).

Luoghi citati: Assisi, Caluso