Argentili e Giupponi aiutano Indurain di Foto Ansa

7£0 Giro 70" d'Italia In Valle Varaita successo per distacco di Saligari e strane alleanze a favore del navarro Argentili e Giupponi aiutano Indurain Va in fumo ilpiano di Chiappucci PONTECHIANALE DAL NOSTRO INVIATO Miguel Indurain ha molti santi in paradiso e molti amici al Giro. Chiappucci è amatissimo dalla folla che ne ammira i generosi slanci, ma fai il suo nome in corsa e guarda che faccia fanno i colleghi. Troppo coraggioso, troppo generoso, troppo pane al pane: disturba. Chiappucci ha preparato una sorpresa per il navarro. Spara in attacco non se stesso, ma il luogotenente di concetto Roche che abita i piani alti della classifica. Caro Miguel, vai a prenderlo. Si crea, nella prima parte della tappa, una situazione ideale per i nemici italiani di Indurain sin qui ridotti a comparse. Con Roche si trovano in fuga Argentin e Giupponi, oltre ai chiappucciani Chiesa e Roscioli. Ci sono anche Jaskula, Manzoni, Sierra e Conti. Ma fermiamoci a considerare Argentin e Giupponi. Devono scegliere: collaborare all'impresa, tuffarsi a pieni pedali nel tentativo di piantare la Maglia rosa; oppure astenersi, infischiarsene e lasciare che il Giro languisca nel suo vegetante viaggio verso Milano. E allora che fanno? Mollano, frenano, rinunciano. Che roba è questa, un'idea di Chiappucci per scollare Indurain? Non ci piacciono né lui né le sue idee. E si capisce: ad Argentin e a Giupponi piace di più il navarro che non ha importunato Moreno dall'Elba a Senigallia e che è stato sempre gentile e carino con la squadra di Giupponi, gregario dell'ex rosa di complemento Leali. Indurain raccoglie i frutti della sua saggezza: un bravo re che mena legnate e distribuisce caramelle, che non si permetterebbe mai di sciupare le piccole gioie dei comprimari. Chiappucci s'imbufalisce nero, d'un imbufalimento cupo, tempestoso. Ieri sera il Giro d'Italia, il tramortito Giro d'Italia, avrebbe potuto - non è uno scherzo - sbalordire davanti a Roche maglia rosa, con Argentin e Giupponi al secondo e terzo posto. A cinque minuti era salito il vantaggio di quella pattuglia composta da tipi che se gli va di pestare, pestano davvero. Argentin e Giupponi, soprattutto loro, hanno ritenuto che un dispetto alla Carrera fosse preferibile a un gesto di amicizia che si sarebbe alla fine risolto in un favore a se stessi. Come li voghamo definire? Decidete voi. Lo stratega della Carrera, Boifava, li definisce incomprensibili e usa un termine cordiale. Moser si chiede: che cavolo ci sono andati a fare in fuga? Per prendere per il bavero la gente? Cribiori si chiede addirittura che ci sono venuti a fare al Giro d'italia. Saronni è un dolcificante, cerca attenuanti: Argentin non era tenuto alla collaborazione, aveva in gruppo Ugrumov, secondo in graduato¬ ria. Balle, tatticherie che non reggono. Argentin è un capitano e un capitano in fuga con cinque minuti di vantaggio non pensa alla Lettonia, pensa a se stesso e pigia sulle pedivelle. La guerra tra corridori italiani ha dunque toccato ieri la sua massima punta. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, si convinca: una santa alleanza esiste, ma al centro di essa s'adagia felice Indurain. Vince al termine d'ima faticata di 211 chilometri, dei quali ima quarantina in solitudine, Marco Saligari, un votato a questo genere di tormenti. Un minuto e dodici secondi su Bortolami. Trionfo. Che bella tappa di montagna: è quarto, alle spalle di Santaromita, un velocista: Baffi. Il gruppo di Indurain e di Chiappucci («Attacco Miguel su una salita come questa? Quello si mette a ridere») arriva dopo 9'16". Bugno arriva dopo 11' 34". Il campione del mondo, solo, arrancando, ormai ridotto a uno straccio, non ha neppure voluto che il compagno di squadra Rondon, l'unico che gli stava davanti, lo aspettasse per essergli a fianco nel suo penosissimo finale. Cerchiamo, senza trovarla, una definizione plausibile del campione del mondo, della sua testardaggine. Egli continua una gara che lo sta ammazzando. Gianni Ranieri 7£0 Giro 70" d'Italia 189 TAPPA km 148 Scarnafigi Cherasco Narzole SAMPEYRE Venasca fos^ DoglianiJ S. Albano Stura _ Carrù Magliano Alpi Brossasco Colle Savigliano Fossano Isasca Saluzzo Magliano Alpi Narzole Carrù Dogliani 20 40 60 80 100 120 140 km 150 16,45 ORARIO PASSAGGI ALLA MEDIA DI KM/H 42 Il milanese Marco Saligari taglia vittorioso il traguardo di Pontechianale [foto ansa]