Il Perugia galoppa verso la retrocessione in serie C

Il Perugia galoppa verso la retrocessione in serie C IL GIALLO Sempre più probabile la condanna del club: Labate avrebbe in mano prove schiaccianti contro l'arbitro Senzacqua Il Perugia galoppa verso la retrocessione in serie C Dal presidente Gaucci un purosangue in regalo al suocero del direttore di gara? ROMA. Perugia, l'addio alla B sembra certo. Due partite e un arbitro nel mirino. Per il designatore della C, Benedetti, tempi cupi: scontata la sua sostituzione con Lanese. Matarrese che aveva «eliminato» Agnolin per far spazio a Benedetti, è furibondo. Posto maledetto quello di designatore degli arbitri in C, quattro cambi in quattro anni (Gussoni, Agnolin, Benedetti e Lanese). Domani o lunedì il presidente del Perugia, Gaucci, sarà interrogato. Sentenza prevista la prossima settimana. A quanto sembra, ma sono voci, Labate avrebbe già prove schiaccianti su un arbitro troppo morbido con il Perugia, mentre viene esclusa ogni ipotesi di combine tra umbri e avversari. Lo stesso direttore di gara sotto inchiesta avrebbe confessato. Sempre le voci sussurrano il nome di Emanuele Senzacqua, meccanico di Fermo: sarebbe lui l'incriminato (Siracusa-Perugia 1-1), il pentito. Suo suocero, proprietario di una scuderia a Corridonia, avrebbe avuto da Gaucci un purosangue in regalo (ma lui sostiene di averlo regolarmente pagato). Il presidente umbro ora rischia la radiazione o, più probabilmente, un'inibizione di 5 anni. Per la squadra perugina, che sembra non sapesse delle manovre, quasi certa la penalizzazione di 3 punti, con perdita della promozione in serie B, dove salirebbe l'Acireale. Il presidente del Perugia nega tutto: «Mai regalato cavalli, sono tranquillo, calmissimo. Non ho colpe. Sono a disposizione della Federcalcio, prima mi chiamano, prima chiarirò tutto. E' solo un gran polverone, i tifosi stiano tranquilli». Ma i supporter studiano iniziative, minacciano di murare le porte dello stadio, mentre i giocatori vogliono preparare un collages dei presunti torti subiti in campionato. Gaucci da due anni sta costruendo un super-Perugia per raggiungere il grande calcio. Ingaggi elevati, giocatori che sembravano «sprecati» per la C. Per puntare alla A era già dato per certo l'arrivo di Carnevale, a fine contratto con la Roma. Un giro di miliardi che avrebbe dovuto garantire la promozione sul campo e che invece ha portato il Perugia allo spareggio, prima, e ora davanti al giudice. E' un caso che si vuol risolvere alla svelta anche per salvaguardare il buon nome degli arbitri. Le voci infatti coinvolgerebbero nel giallo altri sei o sette direttori di gara. Comprensibile la voglia di chiudere tutto rapidamente e poi «ripulire» in silenzio. Sembra ci sia una maledizione sul Perugia, già condannato due volte. La prima nell'80 per il To tonerò (fu il preludio alla B), poi nell'86 per illecito in numerose partite (e il Perugia retrocesso in CI scivolò in C2). Un terzo caso nel '74, per un presunto illecito in Perugia-Parma (2-0), ma i giù dici lo prosciolsero. Ieri intanto si è riunita la Covisoc: all'ordine del giorno fasce e ammissione ai campionati. Tutto rinviato. A rischio il Toro (che sta vendendo), la Roma (i nuovi proprietari stanno per aumentare il capitale), Fiorentina, Napoli, Ternana e Samb. Oggi Consiglio federale: sarà annunciato un nuovo taglio ai bilanci (2 miliardi per la Figc). Previste alcune modifiche ai regolamenti (la tv come prova per gli scambi di persona e la parificazione ai giocatori Cee per gli extracomunitari già in Italia). Piero Serantoni Il presidente Luciano Gaucci

Luoghi citati: Corridonia, Italia, Napoli, Parma, Perugia, Roma, Siracusa, Ternana