Sherlock Holmes e minimum tax «QuiNewark l'Italia s'è desta»

I nuovi dirigenti e gli arretrati di immondizia AL GIORNALE Sherlock Holmes e minimum tax; «QuiNewark, l'Italia s'è desta» Fìumi di inchiostro su quel balzello Da mesi ormai la dolente questione della cosiddetta «Minimum tax» ha messo in subbuglio il mondo economico e fatto spargere fiumi di inchiostro. Non mi riguarda direttamente ma la seguo perché mi preoccupa la chiusura di validi laboratori artigianali. Se effettivamente è stato imposto un balzello su un reddito non percepito, non vedo perché, dopo aver assolto all'obbligo di questa assurda legge, non si presenta una denuncia per istigazione a delinquere nei confronti dell'amministrazione responsabile. Non si può, infatti, costringere un cittadino a dichiarare il falso ed è il modo migliore per dimostrare la propria buona fede e che non si è evasori fiscali. «Elementary, my dear Watson», avrebbe detto Sherlock Holmes. prof. Noris Terv, Trieste «Aborti e trapianti due pesi e due misure» Mi riferisco alle polemiche dei giorni scorsi relative agli espianti di organi a fini di trapianto. Senza entrare nel merito della questione mi preme evidenziare una cosa. I più accaniti sponsor della legge sulle nuove modalità di accertamento della morte, che equipara la morte alla cessazione delle funzioni dell'encefalo, sono in gran parte cattolici. Orbene costoro considerano d'altro canto «efferato omicidio» la soppressione (aborto) di 2 cellule fecondate (l'embrione umano) che non solo non hanno funzioni encefaliche attive, ma non possiedono nemmeno l'encefalo! Dimenticano inoltre costoro che lo stesso Pontefice ha raccomandato (dicembre '89) di rinunciare ai trapianti allorquando non vi sia l'assoluta certezza della morte (e questa certezza gli stessi medici seri testimoniano non esservi!) e recentemente (La Stampa, 5-4-'91) il cardinale Ratzinger, custode della dottrina cattolica, ha testualmente affermato: «Coloro che la malattia o un incidente faranno cadere in un coma irreversibile saranno spesso messi a morte per rispondere alle domande di trapianti di organo o serviranno, anch'essi, alla sperimentazione medica». Dunque, com'è questa morale del «due pesi e due misure»? Quali inconfessabili interessi economici nasconde? Di quale solidarietà sociale si va cianciando quando la stessa Chiesa cattolica bolla i trapianti quali «conseguenze aberranti della mentalità di morte»?! Piergiorgio Borlanda, Trento Politici infarciti di corruzione Ancora una volta la vile, criminale e sovversiva attività della delinquenza organizzata ha colpito il cuore della Nazione causando rovina e la morte di innocenti. Ciò rappresenta il frutto della complice inattività del mondo politico italiano il quale per decenni ci ha insultato mediante la voluta e calcolata indifferenza che a sua volta ci ha trascinato nel baratro della vergogna e del disastro morale ed economico in cui ora ci stiamo dibattendo. La colpevolezza di questa gravissima crisi nella quale stiamo per soffocare colpisce, come assoluta condanna, coloro ai quali il popolo italiano si era affidato nella speranza di acquisire miglioramento e legalità. Purtroppo la realtà è stata ben diversa, ed ora essa si palesa apertamente nella sua estrema gravità e con tutti i suoi pericoli. I nostri politicanti da strapazzo infarciti ed animati da corruzione, disonestà e concussione ci hanno tradito instaurando un sistema politico e socio-economico basato su furto continuato, illegalità e crimina- lità non solo tollerati ma - ancor peggio - alimentati dai loro crimini. Crimini perpetrati contro la Nazione, il suo Popolo e le sue istituzioni democratiche per le quali gli Italiani non solo si sacrificarono, ma si batterono e perirono. E' ora giunto il giorno del risveglio, l'ora di un nuovo Rinascimento morale che coinvolga tutti i cittadini animati da onestà e volontà di ricuperare ciò che è stato loro negato e sottratto. Ricordiamoci le parole del nostro Inno Nazionale: «Fratelli d'Italia, l'Italia s'è desta». dott. Nino Carraghi Newark, NJ, Usa Cuneo, il parere dei consumatori Il Movimento consumatori di Cuneo organizza per il 9 ottobre 1993 una tavola rotonda sui farmaci in Italia. Al dibattito pubblico sono invitati a presentare un parere, per migliorare il servizio farmaceutico, ricercatori, medici, farmacisti, industrie, politici, consumatori. I pareri saranno inviati al ministro della Sanità. Per informazioni, chiamare lo 0171 -67.888. Beppe Riccardi, Cuneo Presidente Movimento consumatori Il giovane americano di «Clarel» All'articolo di Masolino d'Amico uscito ieri con il titolo «Il Melville di Terrasanta», la caduta di una frase poteva lasciare perplessi i lettori. Il periodo restaurato dice: «Sorprendentemente rifacendosi per la linea narrativa, come Zolla spiega nella sua brillantissima prefazione, a Tancred, romanzo politico di Benjamin Disraeli, Clarel mette in scena un giovane americano, che, come il protagonista del futuro Lord Beaconfield, percorre lentamente i luoghi dove nacque il cristianesimo...». [r. e] Papa Giovanni e le cose che dividono Il giornalista Mauro Anselmo nel suo articolo comparso in occasione del trentennale della morte di Giovanni XXIII, pone in evidenza alcune scelte perlomeno opinabili effettuate dal Vaticano durante il pontificato giovanneo, attribuendone la responsabilità al papa nel tentativo di presentarlo più come conservatore che come innovatore. Ritengo che sia poco rilevante catalogare santi e profeti tra conservatori e progressisti; vorrei per altro segnalare un episodio di segno diverso e opposto sfuggito al giornalista: papa Giovanni fece rimuovere Mons. Marcel Lefebvre da vescovo di Dakar per la sua opposizione al processo di decolonizzazione in Africa (siamo nel 1959 e Mons. Lefebvre divenne alcuni anni dopo capo dei tradizionalisti). Credo dunque che il criterio di individuazione delle peculiarità di papa Giovanni vada cercato altrove, nelle cose che uniscono, tema a lui tanto caro (la centralità dell'uomo concreto soprattutto), piuttosto che nelle teorizzazioni che dividono. Luigi Giario, Grugliasco I fatti sono quelli da me riportati. Ognuno, poi, trarrà le considerazioni che crede. [m. a.] «Siae, il bilancio è positivo» In merito alle notizie apparse sulla stampa relative a un commissariamento della S.IA.E., si rileva quanto segue. La S.I.A.E. non percepisce né direttamente né indirettamente alcun finanziamento dello Stato ed ha sempre agito in autonomia di gestione. Nessun membro della S.I.A.E. risulta rinviato a giudizio per ragioni d'ordine amministrativo. In merito al processo avanti alla procura di Roma, trattandosi di fatti non veritieri e deformanti della realtà si ha motivo di ritenere che la saggezza dei giudici porterà all'archiviazione della denuncia. Così come peraltro ha già deliberato la procura generale della Corte dei conti archiviando gli atti per inesistenza di danno erariale. L'andamento gestionale della Società è anno dopo anno positivo: basti pensare che negli ultimi due anni gli incassi hanno registrato un incremento del 27%. Nell'anno in corso sono stati raggiunti, inoltre, due importanti accordi con la Rai e con la Fininvest per la regolamentazione relativa alle utilizzazioni di opere tutelate dal diritto d'autore. Non esistevano, né esistono, quindi, le condizioni di un commissariamento della S.I.A.E., che rappresenta in questa situazione una spoliazione ai danni degli autori ed editori ed un attacco alla loro autonomia e libertà di autoregolamentazione. Sapo Matteucci, Roma Capo ufficio stampa