Tokyo la pioggia si ferma per le nozze

Dopo la cerimonia il principe e la moglie sfilano a 8 chilometri l'ora lungo le strade della capitale non su una Honda o una Toyota ma in Rolls-Royce La televisione simula al computer i riti segreti del matrimonio Tokyo, la pioggia si ferma per le nozze In duecentomila gridano «banzai» a Naruhito e Masako NOSTRO SERVIZIO L'auto che ieri ha portato, dopo il rito nuziale - la più importante cerimonia in Giappone negli ultimi 34 anni - il principe Naruhito e la principessa Masako lungo i viali del centro di Tokyo pieni di gente euforica e urlante, non era una Toyota e neppure una Nissan o una Honda, ma una Rolls-Royce Comiche IV Cabriolet. E' stato un matrimonio magnifico: lo sposo in frac e cravatta bianchi e cappello a cilindro; la sposa, raggiante come deve essere qualsiasi nuova principessa dopo le nozze, con un abito lungo bianco e di seta di Hanae Mori e con la collana e il diadema di diamanti che da generazioni vengono tramandati nella famiglia imperiale. Nel 1959, quando il principe (oggi imperatore) Akihito e sua moglie Michiko passarono attraverso le strade del centro di Tokyo, sedevano su una carrozza trainata da cavalli; ma, oggi, la Casa Reale ha obiettato che i cavalli non sarebbero adeguati per una parata di questo rilievo (benché molti pensino che questa sia solo una scusa, e che il vero motivo siano i problemi di sicurezza che si sarebbero potuti creare con i cavalli al passo). La scorta, davanti e dietro la vettura, era formata da una squadra di poliziotti in sella a cinque moto Honda e a due sidecar pure Honda. Poi, nella processione di 29 veicoli che si allungava per più di 150 metri, c'erano tantissime auto «terrene», come le Toyota, e un paio di modelli americani pieni di poliziotti dall'aria sgradevole e brutale. La polizia ha calcolato che circa 190 mila persone abbiano affollato i marciapiedi durante il percorso di 30 minuti (a 8 km l'ora) dal Palazzo imperiale al palazzo Togu del principe. Molti di ' loro avevano cominciato ad aspettare il corteo sin dalle 6, sfidando la pioggia e i minuziosi controlli dei 30 mila agenti. Ma proprio appena prima che il corteo si avviasse, la pioggia si è interrotta. La maggior parte della folla era convinta che per vedere anche solo per 10 secondi il principe e la principessa valesse la pena attendere così a lungo e affrontare le lamentele del servizio di sicurezza. L'espressione del pubblico era naturalmente tradotta dai cori di «oooh», «aaah» e da commenti del tipo «lei è più bella che in qualsiasi foto», «ricorderò questo giorno per tutta la vita», e da migliaia di «banzai». La «sfilata» ha costituito il momento culminante di una giornata contraddistinta da un rigido cerimoniale cominciato alle 6,30, con l'arrivo dei ciambellani della Casa Reale incaricati di portare Masako Owada a palazzo per le nozze. La sposa indossava un tailleur blu cielo con il cappellino coordinato e, prima di partire, ha salutato davanti a casa i familiari. Più fortunato è stato lo sposo, dal momento che è potuto restare a casa fino alle 9,05. In seguito, alle 10, la coppia è apparsa con gli abiti di corte del decimo secolo: lui in un fiammante kimono arancione con lo strascico, lei, aiutata da due paggi, in un kimono di 12 strati, con ornamenti verdi e gialli. E in questa fase il pubblico televisivo, grazie agli zoom delle telecamere, ha potuto vedere meglio rispetto agli 800 invitati che erano stati raggruppati molto lontano dal santuario Kashikodoro Shinto dove la cerimonia è stata celebrata in gran segreto. Quando la coppia è scomparsa alla vista per pronunciare la solenne promessa di nozze allo spirito di Amaterasu, la divinità del sole da cui discenderebbero tutti gli imperatori del Giappone, un'abile stazione televisiva ha mandato in onda una simulazione al computer di che cosa stava accadendo all'interno del santuario. Tutto ciò che al resto del mondo è stato concesso vedere sono state brevissime immagini di sacerdoti vestiti di bianco e inginocchiati davanti alla coppia, mentre «Masako-san» si apprestava a pronunciare la solenne promessa al principe Naruhito. E' stato anche possibile vedere la madre della sposa, Yumiko Owada, mentre si asciugava una lacrima durante la cerimonia. Più tardi, la signora Owada ha detto di sentirsi «sollevata» dal fatto che il matrimonio fosse terminato, e di provare la sensazione di «essersi presa cura di una persona molto preziosa per il Paese». Rispettosi della tradizione, l'imperatore e l'imperatrice non hanno partecipato alle nozze, ma sono stati gli ospiti d'onore di una cerimonia svoltasi nel pomeriggio, durante la quale il principe e la principessa hanno raccontato il rito e ringraziato gli invitati. Ancora una volta, gli addetti della Casa Reale hanno «oscurato» le riprese televisive prima del rituale scambio delle tazze di saké, ma ancora una volta la stessa compagnia ha proposto una simulazione al computer, benché gli inchini delle figure elettroniche non fossero così ossequiosi come quelli osservati dagli sposi al cospetto dei genitori. Ogni minimo evento della giornata si è tradotto in una piccola cerimonia. Alle 10,12, il nome di Masako Owada, ora principessa Masako, è stato ufficialmente cancellato dallo stato civile della famiglia nella città di Murakami. E' stato a quel momento che i. commentatori televisivi hanno smesso di parlare di «Masako- san», per ricorrere alla formula più deferente «Masako-sama». E nel bel mezzo di una giornata vissuta all'insegna del sentimento, il capo dell'Università Gakushin (dove ha studiato il principe), Tozo Hayakawa, ha posto quella che è la domanda chiave per la nuova coppia: «Il Giappone è diventato molto ricco, ma che cosa è possibile fare, ora, per il suo benessere?». Hayakawa ha comunque sostenuto che il principe e la principessa sono indubbiamente qualificati per assolvere un ruolo formativo per il Paese e per i rapporti con il resto del mondo, aggiungendo che Masako Owada ha rinunciato alla carriera diplomatica per intraprenderne una sicuramente molto più importante. L'altra notte, infine, l'ultima cerimonia ha visto la coppia assolvere un dovere fondamentale: gli sposi hanno infatti mangiato una piccola torta di riso, come gesto beneaugurante per la salute degli eredi. C'è un'ultima annotazione curiosa. La pioggia, di solito, rovina le cose, ma forse in questa occasione può aver suggerito un'idea a qualche intraprendente imprenditore. Per ripararsi dall'acqua, infatti, i poliziotti in motocicletta si erano nascosti sotto indumenti in polietilene. Sembravano manichini, pareva che avessero preso le cuffie da doccia delle mogli per cercare di non bagnarsi. Il loro aspetto era talmente ridicolo da togliere ogni dubbio: sicuramente il Giappone rappresenta un eccellente mercato per chi voglia escogitare copricapi e divise impermeabili per la polizia. Kevin Rafferty Copyright «The Guardian» e per l'Italia La Stampa Dopo la cerimonia il principe e la moglie sfilano a 8 chilometri l'ora lungo le strade della capitale non su una Honda o una Toyota ma in Rolls-Royce ABITI MILLENARI SOKUTAI [Abito di corte deli Cappello Coda dei cappello JUNI-HITOE iOBHfte a dodici strati] Corona d'oro con un disegno ornamentale Sopraveste Sottoveste MO frangia di bianca »ms strascico Pantaloni che coprono i piedi Naruhito e Masako sorridenti sulla Rolls durante la sfilata per le vie di Tokyo Qui sotto la futura imperatrice si congeda dai genitori e dalle sorelle prima delle nozze [FOTO AFRP-REUTER]

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