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« « leardo risarcisca i danni » Richiesta della Corte conti: versi 1 miliardo e mezzo a enti pubblici SAVONA. La Corte dei Conti chiede il risarcimento ad Alberto Teardo per i danni provocati alla pubblica amministrazione. L'ex presidente della Regione, che nel 1985 venne condannato per la «tangentopoli» savonese, a dicembre sarà chiamato a rispondere dei presunti danni materiali provocati a numerosi enti pubblici. La somma ipotizzata è di 1 miliardo 503 milioni. E' stato il procuratore generale della Corte dei conti a promuovere il giudizio. La Corte ha notificato l'avvio dell'azione legale a tutti gli enti che sarebbero stati danneggiati. Fra le «vittime» figura anche il Comune di Savona. Spiega l'assessore agli Affari legali Renzo Brunetti: «Secondo il procuratore generale della Corte dei conti le attività illecite poste in opera dalle persone che vennero condannate nel processo Teardo avrebbero provocato un aumento di costi per le pubbliche amministrazioni. Per questa lievitazione della spesa pubblica la Corte ha chiesto diversi risarcimenti». Per i danni provocati all'Istituto autonomo case popolari la Corte dei conti chiama in causa Alberto Teardo, l'ex assessore comunale e vicepresidente dello Iacp Massimo De Dominicis e l'ex presidente Marcello Borghi. Secondo il procuratore lo Iacp avrebbe subito danni materiali per 125 milioni. Ben più considerevoli i danni subiti dalla Provincia. La Corte parla di 1 miliardo e 184 milioni di cui dovranno rispondere Teardo, l'ex presidente della Provincia Domenico Abrate, il vicepresidente Gianfranco Sangalli. Per il Comune di Borghetto i danni ammontano a 144 milioni: viene chiamato in causa oltre a Teardo il vicesindaco di Borghetto Pier Luigi Bovio. Oltre 12 milioni il risarcimento che Teardo dovrebbe rifondere al Comune di Savona e altri 38 milioni sono stati chiesti per il Comune di Finale a Teardo e l'ex consigliere Roberto Siccardi. [e. b.]