Miliardi dall'Ansaldo per appalto Aem

L'ex presidente Sagat, Bordon, ammette un'altra mazzetta: 100 milioni dall'Oliveta" L'ex presidente Sagat, Bordon, ammette un'altra mazzetta: 100 milioni dall'Oliveta" Miliardi dall'Ansaldo per appalto Aem La tangente pagata con altre aziende a politici C'è un'altra tangente miliardaria nell'inchiesta del sostituto procuratore Vittorio Corsi: è quella che sarebbe stata pagata dalla Ansaldo di Genova per l'appalto dell'impianto della centrale di cogenerazione dell'Aem a Mirafiori Nord. A vincere la commessa da 50 miliardi fu la cordata formata da Ansaldo, Fiat Engineering, Aerimpianti di Milano, Gmt Grandi Motori di Trieste, e la cooperativa Ccpl di Reggio Emilia. Nei giorni scorsi i carabinieri della polizia giudiziaria della Procura sono andati a Genova a interrogare alcuni imprenditori (uno si trova già agli arresti domiciliari, coinvolto in un'altra vicenda tangenti). E all'Ansaldo hanno sentito un dirigente che avrebbe pagato 300 milioni per assicurarsi l'appalto. A chi finirono quei soldi? Sembra a un esponente del pei, ma sul suo nome c'è uno stretto riserbo. Non solo l'Ansaldo pagò tangenti, avrebbe riferito il dirigente: «Ho saputo che hanno pagato mazzette anche la Ccpl e la Fiat Engineering». L'inchiesta è appena avviata, ma promette sviluppi rapidi. Il magistrato sentirà nei prossimi giorni i responsabili delle imprese della cordata. Non è l'unica novità della giornata di ieri: la Procura sta lavorando su diversi fronti, come il filone della Sagat, la società che gestisce l'aeroporto di Caselle, e quello sui finanziamenti versati al parlamentare socialista (ex condirettore dell'Avanti!) Giuseppe Garesio. L'ex presidente della Sagat Maurizio Bordon (psi), in carcere dal 4 marzo per concussione, avrebbe ammesso di aver ricevuto una tangente di 100 milioni per accelerare le pratiche per l'appalto dei parcheggi automatici della nuova aerostazione. Il pagamento sarebbe stato effettuato dalla Tecnotour (gruppo Olivetti) nel gennaio '90: è quanto un dirigente del gruppo di Ivrea avrebbe confermato al magistrato. I finanziamenti al psi. Il magistrato ha accertato due contributi finiti a Garesio: uno sarebbe stato versato dal presidente del Collegio costruttori di Torino, Giampaolo Rosso, che è stato sentito dal magistrato come testimone. Un altro finanziamento è quello ammesso da Alberto Bellini, imprenditore e fondatore del Centro Europa 2000, presieduto da Garesio. Bellini, che ha patteggiato 1 anno e 7 mesi di reclusione per turbativa d'asta al processo delle tangenti nelle Usi (e ha restituito 400 milioni), ha ammesso di aver versato 50 milioni al parlamentare. Finanziamenti che potrebbero risultare non perseguibili, a fine inchiesta, in quanto provenienti da privati. Ieri è stato interrogato Ettore Altea, consigliere dell'Aem e uomo di fiducia di La Ganga, arrestato e poi scarcerato nell'ambito dell'inchiesta sulla tangente miliardaria pagata dalla Fiat Engineering sull'appalto del teleriscaldamento dell'Aem. L'altro ieri Altea aveva portato al magistrato gli estratti del conto aperto nel giugno '91 sulla banca Ubs di Zurigo sul quale furono versati 220 milioni per il psi. Ieri avrebbe consegnato gli estremi di un nuovo conto, aperto su un'altra banca svizzera. Claudio Cerasuolo Brunella Giovara Piergiovanni Trogolo (da sinistra) arrestato per una mazzetta di 20 milioni e il pm Vittorio Corsi

Luoghi citati: Europa, Genova, Milano, Reggio Emilia, Torino, Trieste, Zurigo