Lambruschini lancia la sua sfida di Giorgio Barberis
Stasera a Roma il Golden Gala: un miliardo e 400 milioni per Bubka, Johnson & C ATLETICA Stasera a Roma il Golden Gala: un miliardo e 400 milioni per Bubka, Johnson & C Lambruschini lancia la sua sfida «A 28 anni devo puntare a grandi traguardi» ROMA DAL NOSTRO INVIATO Finora sommessa nel suo incedere, la grande atletica sbarca a Roma per il primo dei due supereventi di giugno, il Golden Gala. A fine mese poi l'Olimpico ospiterà la prova classica di squadra, la Coppa Europa. L'Olimpiade, momento di verifica dei limiti umani e delle singole capacità vincenti, è lontana. Premono nuovi traguardi che gli atleti accolgono con incerto piacere: le polemiche invernali per monetizzare le gare iridate del prossimo agosto a Stoccarda si sono solo in parte sopite grazie alla Mercedes che regalerà ai vincitori un'auto. «E' un passo avanti - commenta Michael Johnson -, ma non risponde alle nostre necessità. Se un premio del genere sancisce di fatto il nostro essere professionisti, rappresenta però un investimento molto relativo per il domani. Un'auto la si guida, non garantisce il futuro». E così, nei meeting, continua il mercanteggiare di ingaggi e premi: i primi dipendono anche dalla qualità degli avversari, i secondi dal tipo di prestazione che si otterrà. Sergei Bubka, il «gabbiano» che nell'asta proprio non riesce a trovare avversari degni di lui, per essere in pedana pretende un'ottantina di milioni, che diventano 120 nel caso superi i 6,14 ottenendo il suo 35° record mondiale. L'ucraino sa curare molto bene i suoi interessi e le sue tariffe non sono scese neppure dopo i tre nulli di Barcellona '92. Il budget del Golden Gala si aggira sul miliardo e 400 milioni che per la Federatletica significano un investimento promozionale sullo spettacolo intorno ai 300 milioni. Il resto rientra con gli introiti. D'altronde il pubblico, per rinunciare alle casalinghe abbuffate di sport in tv, pretende i campioni: e nomi come quelli di Bubka o Johnson, di Christie o McKoy, della Ottey o della Kostadinova suonano come garanzia per tutti. In mezzo ai nomi stranieri, per noi assumono significato particolare quelli degli italiani. Con Benvenuti, Di Napoli e Antibo costretti al forfait da malanni di varia entità (il più preoccupante è quello di Di Napoli, difficilmente recuparabile anche per la Coppa Europa), le attese si concentrano su Lambruschini, Panetta e la Trabaldo. Il primo si candida a diven¬ tare l'uomo di punta del nostro mezzofondo: la maturità con cui ha vinto due gare (3000 siepi e 5000) in Coppa Campioni di club imponendosi poi tre giorni dopo sui 3000 piani a Milano, testimoniano la sua crescita. Il toscano ha lavorato bene in inverno, finalmente senza problemi miscolari. Ma al di là di questo c'è anche una volontà differente rispetto al passato. Quarto all'Olimpiade nei 3000 siepi dietro a tre keniani, Lambruschini non nasconde di volere adesso una medaglia. «E per questo - spiega - intendo disputare parecchi meeting, conoscere a fondo i rivali, misurarmi con loro per capirli meglio e saper poi approfittare delle loro pecche. Ho 28 anni, non posso più rimandare certi traguardi». Panetta. dopo una stagione inutilmente dedicata alla maratona, torna alla pista puntando sui diecimila. Intanto però, stasera, correrà i 5 km contro ottimi avversari come Ondieki, Kinuthia, Tanui. «Non voglio la luna - dice -, ma solo il conforto della gara su certi ritmi. Il mio primato è 13'17", mi andrebbe bene chiudere in 13'25"». E un tempo del genere sarebbe appetibile anche per Bennici, giovane speranza che deve dimostrare in pista di non aver sbagliato a cambiare allenatore, rinunciando alla saggia guida di Polizzi. Infine, la Trabaldo, grande potenzialità del mezzofondo femminile. Determinatissima, è alla costante ricerca del confronto con le avversarie per leggere il suo futuro. E' giovane e di talento, se stasera correrà gli 800 in meno di due minuti avrà gettato la maschera, proponendosi per traguardi che al momento non osa formulare. Grandi campioni stranieri, dunque, ma anche italiani impegnati a rilanciare la nostra atletica: può essere il filo conduttore di questo Golden Gala che, dalle 20,30 e per due ore abbondanti, proporrà stasera Roma come capitale dell'atletica mondiale. Giorgio Barberis
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