Diecimila vani a Melfi

Diecimila vani a Melfi Diecimila vani a Melfi Aspettando la nuova fabbrica il Comune pensa alle abitazioni ROMA. Ormai si è entrati nella fase più importante della concretizzazione del cosiddetto «progetto effetto Fiat» (cioè di quel pacchetto di interventi destinati a creare le condizioni più ottimali possibili all'insediamento del mega-stabilimento a S. Nicola di Melfi in Basilicata). Infatti, il governo regionale ha affrontato la non facile questione destinata ad assicurare i necessari «input» ai programmi di costruzione di nuovi alloggi per fronteggiare una domanda che è destinata a lievitare paurosamente in considerazione che intorno all'azienda automobilistica si muoveranno migliaia di addetti, valutando l'ipotesi messa a punto dall'assessore al ramo, Domenico Cervellino. Un piano rilevante, che prevede la realizzazione di non meno di diecimila vani ed un impegno economico di ben 318 miliardi di lire Esso non trascura anche la possibilità del recupero delle case vuote e del recupero del patrimonio edilizio esistente. In questo con testo - come ha avuto modo di sottolineare l'assessore Cervelli no - si inseriscono anche le nodose questioni della «rivisitazione degli strumenti urbanistici, della verifica dei progetti abitativi di edilizia economica e popolare, dell'opera di ricostruzione, anche per programmare eventuali nuo ve risorse provenienti dalla legge sul terremoto». Nel dettaglio il programma im postato individua precise diret trici (Potenza-Melfi, Bradanica < Ofantina) lungo le quali dovreb bero sorgere le nuove residenze (alcune già in corso di costruzione: 1648 vani finanziati dalle ri sorse del piano decennale della casa). Nelle stesse vengono indi viduate quattro fasce di comuni dove dovranno sorgere ulteriori insediamenti abitativi (giacché è prevedibile un incremento di popolazione dal 10 al 15 per cento) La prima fascia comprende i cen tri di Melfi, Lavello, Rionero ( Venosa (dove saranno costruiti mille alloggi), la seconda fascia invece, interessa i paesi di Rapol la, Barile, Montemilone, Atalia e Palazzo S. Gervasio (100 allogg: per ogni centro). Ancora, la terza fascia (con 80 alloggi per comune riguarda Genzano, S. Fele e Filia no. L'ultima «fascia» comprende centri di Ruvo del Monte, Rapo ne, Ginestra, Ripacandida, Ma schito e Banzi (con 50 alloggi). E mentre in Basilicata si stanno mettendo a punto i progetti, a Roma è ripresa la trattativa sulla nuova organizzazione del lavoro negli stabilimenti Fiat di Melfi (Potenza) e Pratola Serra (Avellino). Il negoziato potrebbe chiudersi questa settimana, secondo il segretario nazionale della Firn Cisl, Pierpaolo Baretta. «La trattativa sta entrando nella fase conclusiva», ha detto Baretta, ricordando che esistono ormai pochi scogli da superare.

Persone citate: Baretta, Barile, Cervelli, Domenico Cervellino, Fele, Filia, Genzano, Ginestra, Pierpaolo Baretta