«Ecco come cambierà la manovra»

«Ecco come cambierà la manovra» FINANZA PUBBLICA Presto modifiche per enti previdenziali e collaborazioni. Aumenta il prestito in dollari «Ecco come cambierà la manovra» Ma Barucci avverte: forse la Finanziaria slitterà ROMA DALLA REDAZIONE La «manovrina» di Ciampi è destinata a cambiare, e presto, i suoi più discussi connotati: il gettito finale, 12.500 miliardi, non cambierà ma alcune modifiche s'imporranno. E la «manovrona», l'attesa e temuta legge finanziaria per il '94 che il governo aveva programmato di presentare entro luglio, slitterà molto probabilmente a settembre: le incertezze sui conti pubblici collegate al gettito della minimum tax e del condono e alcune scadenze tecniche potrebbero infatti mettere in forse l'anticipo della finanziaria, ferma restando la presentazione dei provvedimenti collegati, che rappresentano comunque il cuore della manovra, a luglio. Sono queste le due principali novità in tema di finanza pubblica emerse ieri dal dibattito dei deputati della commissione Bilancio sulla manovra di aggiustamento e, in serata, dalla relazione che il ministro del Tesoro Barucci ha tenuto davanti al direttivo dei deputati de, presieduto da Gerardo Bianco. E non basta: sempre ieri, i due rettori delle più prestigiose università italiane, Mario Monti per la Bocconi e Mario Arcelli per la Luiss, hanno presentato alla stessa commissione Bilancio le loro «ricette» per risanare la finanza pubblica ed il suo «cancro» più pericoloso, il debito. Le formule sono diverse ma convergono sulla necessità di ridurre i tassi d'interesse e allungare la vita media del debito. Per Monti, l'obiettivo dev'essere quello di eliminare il disavanzo corrente (cioè il disavanzo da interessi diminuito dell'importo dell'avanzo primario); per Arcelli, invece, è essenziale stimolare la crescita economica, senza vagheggiare manovre economiche «da 90.000 miliardi, totalmente al di fuori della nostra portata». Ma andiamo con ordine. Il sottosegretario al Tesoro, Sergio Coloni, ha confermato ieri in commissione che alla «manovrina» senz'altro verrà apportato «qualche ritocco; per questo ascolteremo le richieste di modifiche che saranno avanzate dai parlamentari. Poi il governo avanzerà proprie proposte. In ogni caso, però, la manovra sarà perfezionata e non ribaltata. Niente trucchi: se si alleggeriranno alcune voci, se ne dovranno appesantire altre per assicurare la copertura». Quali sono le misure nel mirino? Per il relatore del provvedimento in esame, Bruno Tabacci, bisogna rivedere l'alt imposto agli impegni di spesa per la seconda metà dell'anno e l'aumento delle tariffe postali sui periodici. Per quel che riguarda il contributo del 27,27%, ha sostenuto che «si può trovare un punto di equilibrio, riducendo sensibilmente se non eliminando del tutto tale imposizione». Sul blocco in tesoreria dei fondi degli enti previdenziali Coloni invece ha detto che «il governo è pronto ad affrontare ogni ragionevole proposta di miglioramento». Ma è dal servizio bilancio dello Stato della Camera che sono arrivate le vere e proprie critiche. Il servizio ha terminato ieri l'analisi del provvedimento segnalando «una sovrastima delle maggiori entrate per l'Inps per la rivalutazione dei contributi previdenziali dei lavoratori domestici che comporterebbe una riduzione di entrate». Per quanto riguarda il blocco del turnover del personale della scuola, è stato chiesto che il governo espliciti dati e metodi alla base delle quantificazioni soprattutto per quanto riguarda sia il computo dei risparmi nel '93 anche per la vigenza di una limitazione delle assunzioni già adottata nel 1988 e prorogata per il 1993, sia il tasso di pensionamento del personale e la sua distribuzione per categorie. Sovrastimato appare ai tecnici della Camera il calcolo del risparmio derivante dalla riduzione del 3% delle spese per il funzionamento degli organi costituzionali. Sempre tra le voci sovrastimate rientrano pure le economie per le modifiche alla disciplina delle indennità temporanee e delle rendite liquidate dall'Inail ai lavoratori autonomi del settore agricolo. E, anche se con qualche incertezza in più, le maggiori entrate per l'innalzamento della percentuale di acconto ai fini Iva. Nel frattempo, è stato aumentato ieri da 1,5 a 2 miliardi di dollari il prestito del Tesoro italiano sull'euromereato lanciato due giorni fa a Londra. La decisione è stata presa in seguito all'elevato livello delle richieste da parte degli investitori internazionali. «Un bel successo per il Tesoro», ha commentato il direttore generale dell'Imi, Rainer Masera, ricordando che la rinnovata presenza italiana sui mercati internazionali «è spinta in parte anche da un discorso fiscale, ma c'era anche la necessità di consolidare l'indebitamento a breve. Si è trattato di una risposta fisiologica del mercato dopo il freno del passato».

Persone citate: Arcelli, Barucci, Bruno Tabacci, Ciampi, Gerardo Bianco, Mario Arcelli, Mario Monti, Rainer Masera, Sergio Coloni

Luoghi citati: Londra, Roma