Bomba dal ponte sui turisti di E. St.

Agguato degli ultra a un bus: un morto e 18 feriti (5 inglesi) Agguato degli ultra a un bus: un morto e 18 feriti (5 inglesi) Bomba dal ponte sui turisti Al Cairo, lungo la strada delle Piramidi IL CAIRO. Un nuovo grave attentato integralista della Jamaa Islamiya è stato compiuto in Egitto contro obiettivi turistici. Un egiziano è rimasto ucciso ed altre 18 persone - fra le quali cinque turisti inglesi sono rimaste ferite ieri mattina sulla strada delle piramidi vicino al Cairo. E' solo grazie a un errore degli attentatori che il bilancio non è stato ancora più grave. Secondo la ricostruzione della polizia, un terrorista ha lanciato, dall'alto di un viadotto che sovrasta la strada, una bomba contro un pullman sul quale viaggiavano 49 turisti inglesi. Se lo avesse colpito in pieno, avrebbe causato una strage. Invece l'ordigno è esploso a ridosso di una Mercedes che seguiva il pullman e che aveva a bordo quattro egi¬ ziani. Lo scoppio è stato violentissimo. Ha danneggiato otto automezzi e mandato in frantumi i vetri degli edifici circostanti. La vittima si trovava sulla Mercedes. Gli altri tre passeggeri della vettura sono feriti gravemente. Gli inglesi che si trovavano sul pullman e alcuni passanti sono stati colpiti dalle schegge. Un turista britannico, raggiunto ad un polmone da un chiodo, è stato operato in un ospedale del Cairo. Secondo le forze di sicurezza egiziane l'auto sulla quale si trovava l'egiziano ucciso ha di fatto «protetto» il pullman dalla forza della deflagrazione della bomba, riempita di chiodi. Un ordigno analogo era stato piazzato già lo scorso 21 maggio su un'auto che aveva provocato la morte di sette persone. Il clima generato dalla violenza integralista in Egitto aveva già indotto gli esponenti dell'organizzazione per i diritti umani a cancellare una cerimonia che avrebbe dovuto commemorare lo scrittore egiziano Farag Fuoda, ucciso l'anno scorso «per il suo laicismo». L'attentato contro il pullman è stato rivendicato nella tarda mattinata dalla Jamaa Islamiya con una telefonata anonima alla redazione di un quotidiano dell'Alto Egitto. L'anonimo ha precisato che la bomba «è la risposta della Jamaa Islamiya all'apertura del processo contro Omar Abdel-Rahman, lo sceicco cieco già ritenuto il mandante dell assassinio dell'ex presidente egiziano Anwar Sadat e chiamato in causa come pre¬ sunto mandante dell'attentato alle torri gemelle del World Trade Center di New York che lo scorso 26 febbraio provocò sei morti e 1046 feriti. Il processo contro lo sceicco si è aperto ieri mattina. Abdel-Rahman viene accusato per la seconda volta, e dopo essere stato assolto in primo grado, di aver scatenato una sommossa che nel 1989 provocò il ferimento di un uffiale di polizia. «Il terrorismo in Egitto è agonizzante» aveva proclamato il 2 aprile il presidente Hosni Mubarak, mentre i tribunali militari continuavano a pronunciare condanne a morte contro gli estremisti della Jamaa (23 finora). Ma le sentenze, nessuna delle quali è stata eseguita, non sembrano aver avuto l'effetto deterrente sperato. [e. st.]

Persone citate: Anwar Sadat, Farag Fuoda, Hosni Mubarak, Omar Abdel-rahman

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Il Cairo, New York