Balli e ragazze nella sua Casarsa

Balli e ragazze nella sua Casarsa Balli e ragazze nella sua Casarsa pagni, gli allievi dello scrittore in quella lontana, decisiva stagione. Il risultato è un volumetto, La meglio gioventù di Pasolini, appena uscito presso Campanotto di Udine (pp. 136, L. 15.000), da mettere in prima fila nella travalicante bibliografia sul cantore delle lucciole. Parlano antichi ragazzi di campagna, che da Pasolini hanno imparato a gettarsi nel fiume per salvare un coetaneo finito nei gorghi, ma anche ad apprezzare il valore di una poesia. Le loro strade sono venute divergendo, solo una piccola parte ha mantenuto la fede politica che Pasolini aveva cercato di trasmettere. Ma tutti concordano in un giudizio: quello che oggi siamo, lo dobbiamo a lui. «Qui, Pier Paolo ha lasciato un segno - dice Guglielmo Susana, classe 1929, suo allievo durante la guerra -. Senza di lui nei giovani non sarebbero entrati i discorsi sulla poesia, l'arte, il cinema». «Ci siamo chiesti perché non avesse continuato l'insegnamento - osserva Mariannina Lenarduzzi, classe 1935, che lo ebbe professore alla scuola media -. Ci sembrava sprecato in un altro campo». Con loro giocava al pallone, li portava a mangiare la mortadella nelle osterie, qualche volta a rubare l'uva nei campi, fuggendone poi velocissimo, con la sua falcata da ala destra. Due cose non dimenticava mai: una penna e un quaderno, perché aveva sempre un appunto da scrivere. Lo vedevano sparire persino durante le feste da ballo, riempire un foglio e poi tornare a stringere la sua dama. Le ragazze? Certo, c'erano, e più d'una. «Aveva simpatia per una di nome Lida, che ora vive a Milano», dice Walter Bearzatti. Ma Augusto Carbonera, che seguiva Pasolini al Tagliamento, ricorda che «era spesso con la Oliede delle Armentarezze e talvolta con un'altra donna di qui, una ragazza madre che portava con sé il figlio. Mi chiamava, io giocavo col figlio mentre lui andava a far l'amore su una delle tante buche prodotte dalle bombe». Pia Paron,

Persone citate: Augusto Carbonera, Casarsa, Guglielmo Susana, Lenarduzzi, Pasolini, Walter Bearzatti

Luoghi citati: Milano, Udine