Gs e Autogrill, comincia l'asta di Roberto Ippolito

E' scaduto ieri il termine per la richiesta della documentazione sulle offerte E' scaduto ieri il termine per la richiesta della documentazione sulle offerte Gs e Autogrill, comincia l'asta Tra ipretendenti Con/commercio e Berlusconi ROMA. La voglia matta. I supermercati attirano davvero molto. C'è la coda per comprare la Gs, la catena della Sme messa in vendita con l'Autogrill che opera nella ristorazione. Sembra certo che sia sceso in campo anche il re delle tv Silvio Berlusconi. E' sicuro che sia in lizza una cordata guidata dal presidente della Confcommercio Francesco Colucci e alla quale partecipano fra gli altri i supermercati Esselunga e Pam. Prima della mezzanotte di ieri i pretendenti alla Gs e all'Autogrill hanno compiuto un indispensabile passo preliminare. Hanno chiesto il bando di gara all'Iri (che ha deciso la privatizzazione di tutta la Sme, la sua finanziaria alimentare). La domanda è stata avanzata dalla pattuglia di Colucci e sarebbe stata presentata anche da Berlusconi che possiede già la Standa. Solo chi ha in mano il bando può scendere in campo e presentare un'offerta formale. In base alle procedure stabilite dall'Iri, nella prima fase è in vendita il 32%. Questo pacchetto può essere acquistato da una cordata e frazionato in quote del 4 o dell'8%. In particolare, Berlusconi sarebbe interessato ad acquisire una quota dell'8%. Il raggruppamento sponsorizzato dalla Confcommercio ha invece deciso di seguire contemporaneamente due strade: unitariamente viene chiesto il 32%, mentre singolarmente i partecipanti si fanno sotto per ì'8%. I sette componenti della cordata di Colucci sono, oltre a Esselunga e Pam, la Finiper (che dispone del marchio Iper), la Fincrai (consorzio d'acquisto, marchio Crai), la Safim (catena Lombar- dini), la Ditexal (marchio Bennet) e la Cadeo (catena di macellerie). Il fatturato complessivo di queste aziende ruota intorno ai diecimila miliardi. La cordata ha dato vita a una società, la Compagnia mercantile italiana, di cui Colucci è presidente. Rispetto alle prime mosse, si sono tirati indietro alcuni componenti come A&O, Vegé, Despar e Conad. All'inizio anche Berlusconi vi faceva parte, ma era davvero difficile immaginare un'intesa duratura con tanti concorrenti. Dall'intesa ipotizzata si passa così a una competizione aperta tra il presidente della Fininvest e quello della Confcommercio. Non è però ancora possibile sapere se Berlusconi abbia già individuato altri compagni di strada. Che non si muova da solo appare più che probabile visto che l'interesse sarebbe limitato all'8%. Del resto non sembra che in questo momento il gruppo Fininvest disponga di risorse adeguate per poter com¬ prare la Gs senza soci. Al contrario i sette componenti della cordata di Colucci hanno già deciso di aprire il portafoglio. La Compagnia mercantile italiana ha deliberato un aumento di capitale fino a 196 miliardi. E' un primo intervento per una privatizzazione che si preannuncia costosa. Ma l'Esselunga, la Pam e gli altri cinque partner sembrano pronti a tutto, anche a comprare il 100% se fosse possibile. Le procedure previste dall'Iri favoriscono le aggregazioni nel settore della grande distribuzione. Berlusconi può trovare altri alleati per conquistare la Gs, contenendo il proprio impegno finanziario. E otterrebbe l'integrazione con la Standa. Le catene associate da Colucci (che con la Confcommercio assiste e coordina l'operazione) possono costituire un grande polo nazionale che consente sinergie anche con la ristorazione. Roberto Ippolito Silvio Berlusconi è sceso in lizza per comprare i supermercati della Sme A contendergli l'affare numerosi agguerriti concorrenti tra cui la cordata italiana messa insieme dalla Confcommercio

Luoghi citati: Esselunga, Roma