Vercelli, sorridono i Popolari

Vercelli, sorridono i Popolari Vercelli, sorridono i Popolari Successo per la lista di Segni Ballottaggio tra pds e Carroccio VERCELLI. Un'insegnante universitaria di 52 anni e un architetto di 41 si contenderanno la poltrona di sindaco a Vercelli. Mietta Baracchi Ba /agnoli (docente di Storia della lingua russa a Bergamo), della Lega Nord, ha prevalso nettamente al primo turno su tutti i candidati strappando il 26,2% dei consensi (9100 voti) contro il 13,9 di Giorgio Gaietta, pidiessino. Ma l'esito del 20 giugno è molto incerto perché Gaietta cercherà di aggregare un esercito antiLega particolarmente agguerrito, chiamando a raccolta Rifondazione, Verdi e mondo cattolico che, con la divisione de in più liste, non è riuscito a portare al ballottaggio un'altra «prof», Carla Sala Pollerò. Se il successo della Lega, al primo turno, appariva scontato e così pure la seconda piazza per Gaietta e la terza per l'esponente dei Democratici per Vercelli (appunto la Pollerò), ha de¬ stato sensazione il 9,7% dei suffragi raccolti dall'ex consigliere de Francesco Radaelli: un successo personale (3396), voti di indubbio rilievo. Radaelli, a capo dei «Popolari» di Segni, in una lista che ostentava le «Mani pulite», ha preceduto gente più accreditata come Dario Roasio, di Rifondazione, e come l'ex sindaco ed ex senatore della de Carlo Boggio. Allo scudocrociato il rammarico di non aver tentato un riavvicinamento in extremis con Boggio che avrebbe portato Carla Sala Pollerò al ballottaggio per il sindaco. Ora, tutti gli schieramenti si stanno preparando per il confronto del 20 giugno: per vincere, sia la Lega sia il pds hanno bisogno di stringere solide ma estemporanee alleanze. Le organizzazioni sindacali stanno cercando di ricompattare la sinistra, ma anche la Lega si muove, e su più fronti, per vincere. [e. d. m.]

Luoghi citati: Bergamo, Vercelli